Bim-Gsp, l’esorcista e la BEI
Vignato, l’esorcista al capezzale di Bim-Gsp, società tenebrosa, annuncia festoso la partenza degli hydrobond, obbligazioncine emesse dalla società e sottoscritte dalla BEI. L’esorcista, riferendosi alla BEI, sostiene che:
[…] “Si tratta di un importante riconoscimento alla credibilità e alle positive prospettive di Bim GSP da parte del più grande istituto bancario europeo”
Giusto per capirci, la Banca europea per gli investimenti è un minestrone al quale partecipano tutti i 28 stati membri, anche se quattro fra loro – Germania, Francia, Italia e Gran Bretagna – ne detengono quote paritarie pari al 16,11% per una copertura complessiva del 64%. Semplificando, avete presente l’italiana Cassa depositi e prestiti (con tutto ciò che ne consegue)? Più o meno uguale (con un più solido orientamento alle PMI), solo che più in grande (come i sughi Star: tu per fare il tuo sugo usi una carota, loro 130 chili).
Dunque, del fatto che la BEI sarebbe “il più grande istituto bancario europeo” se ne potrebbe discutere, dipendendo la cosa da ciò che si intende per “istituto bancario”, ma sì, diamolo per buono. Ma allora è altrettanto vero che l’assemblea dei soci del Bim-Gsp, cioè i sindaci, ha costituito in questi anni uno degli assembramenti europei a più alto indice di coglionaggine istituzionalizzata.
Ma la comprensione più profonda del perché gli esorcismi messi in atto contemplino il ricorso alla BEI, si ha dal semplice titolo – basta la parola, come l’euchessina – di un articolo del 30 aprile scorso apparso sul Corriere delle Alpi:
Bim Gsp, le banche non danno credito: via agli Hydrobond
Tutto il resto è noia (per noi dolorosa e soprattutto costosa; speriamo poi che la forza degli esorcismi superi quello dell’euchessina, “una a te e due a me“, altrimenti potremmo navigare in un nuovo mare di melma…).