Bim Gsp, la tassa da 100 euro e l’ottimismo di De Menech
Si può fare a meno della tassa da 100 euro. Sembra. La giornalista Irene Aliprandi punzecchia il sindaco di Ponte nelle Alpi nel corso di una bella intervista:
Quindi c’è un’alternativa? [alla tassa di 100 euro, ndr]
«Sì, io credo che i sindaci debbano prendere coscienza del fatto che il servizio idrico è un’infrastruttura primaria, quindi devono metterci del proprio. Ci sono fonti di finanziamento come il Fondo Brancher, il Fondo Letta e le entrate del Consorzio Bim, che ha già garantito dieci milioni di euro in dieci anni, ma non è sufficiente, si può fare di più. Come sul Fondo Brancher: l’appello era già emerso mesi fa, ma solo tre Comuni di confine hanno presentato progetti in questo ambito».
Ma è qui che si manifesta il vero ottimismo di De Menech:
Per ora le carte non sono in regola. Come ne escono i sindaci dalla vicenda Bim Gsp?
«Se risolveremo il problema possiamo ancora uscirne bene».
La Aliprandi, in realtà, ha posto questa domanda: Per ora le carte non sono in regola. Come ne escono i sindaci dalla vicenda Bim Gsp, vista la figura di merda che avete fatto finora? E ciò spiega l’ottimismo del sindaco. Ci sarà da lavorare di lingua, molto, ma “possono ancora uscirne bene“.