Bim-Gsp e il vassallaggio dei sindaci bellunesi
Sappiamo che Bim-Gsp è una società pubblica i cui soci sono la quasi totalità dei comuni bellunesi (67 su 69). L’assemblea di questo ente è composta quindi dai 67 sindaci che rappresentano i propri comuni. Oggi il gregge di sindaci si riunirà in assemblea per votare il bilancio consuntivo 2010.
Secondo una nota del Circolo PD di Feltre – Seren del Grappa apparsa su Bellunopress, quella taumaturgica creatura di Bim-Gsp (in grado di fare i buchi nell’acqua …) non sarebbe in grado di recapitare ai sindaci bellunesi, nelle proprie sedi, quello straccio di bilancio che dovrebbe descrivere i funambolismi della partecipata. Tenendo la nota del PD per buona sembrerebbe che, per prendere visione del bilancio che dovrà votare, ogni sindaco non potrà che recarsi presso la sede di Belluno della Bim-Gsp (il grassetto è mio).
[…] Tutta la documentazione inerente il bilancio non è stata infatti inviata nelle sedi municipali, ma è stata solamente depositata presso la sede di Bim Gsp a Belluno, dove chi voleva poteva recarsi per consultarla, senza poterne richiedere copia. Siamo arrivati a questo, ormai: nell’era dell’informatizzazione il bilancio non è stato trasmesso per e-mail, ma si è tenuta copia cartacea in sede, sicuramente di difficile accesso per amministratori dislocati in un ampio e montano territorio come il nostro.
Ora, è possibile ritenere che l’azienda cui è stato affidato l’incarico di gestire il servizio idrico integrato (e la rete di distribuzione del gas) non sia in grado di mandare almeno un piccione viaggiatore presso le sedi municipali? Ma andiamo avanti:
Crediamo sia opportuno porci alcune domande.
- Perchè il Cda di Bim Gsp ha preferito non inviare la documentazione a tutti i sindaci rendendo di fatto impossibile un’ampia e democratica consultazione di uno dei più importanti documenti per la gestione della Società?
- E perchè in un momento in cui si sentono notizie di svariate decine di milioni di euro che molti considerano debiti e che Bim Gsp valuta come crediti, non si è voluto dare a tutti i soci modi e tempi per approfondire un bilancio che a questo punto è di enorme importanza per la sopravvivenza della stessa Bim Gsp, ma anche per le conseguenze che ne possono derivare per tutti i bellunesi, in quanto fruitori del Servizio Idrico Integrato, ma anche come cittadini che potrebbero vedere chiamati i propri Comuni a saldare i debiti della Società?
Era un’opportunità per dimostrare che l’ostentata tranquillità sulla situazione economico/finanziaria della Società non era appunto ostentazione, ma concretezza, così invece delle due l’una: o le difficoltà sono più di quelle emerse dalla stampa in questo periodo e quindi si tenta il tutto per tutto per nascondere la testa sotto la sabbia con buona pace del destino della Società, del servizio e dei cittadini bellunesi, oppure le rassicurazioni dispensate a destra e a manca dal CdA non reggono alla prova implacabile dei numeri.
Mi rendo conto che molti sindaci hanno in passato votato il bilancio come atto di fede … il cui significato è valido sia che “fede” sia letto e interpretato in lingua italiana che in ladino. Non c’è niente di male nell’avere fiducia dell’operato dei propri colleghi. Tuttavia, in questa particolare circostanza, visto che il presidente Bottacin ha perlomeno messo in luce una situazione a dir poco scabrosa, credo che i signori sindaci dovrebbero prendersi il tempo di verificare e dare il proprio voto a ragion veduta, traendone le eventuali successive conseguenze. Credo che i cittadini bellunesi vorranno sapere, uno per uno, come hanno votato i propri sindaci. Ma torniamo alla nota del PD:
Il sospetto è che Bim Gsp giochi sulla scarsa e approssimativa informazione fornita ai sindaci, o forse “elargita” durante l’assemblea, per portare a casa l’approvazione del bilancio. A fronte di questo grave comportamento perpetrato dai dirigenti di Bim Gsp siamo convinti che lunedì molti Sindaci non voteranno il bilancio, senza aver preventivamente avuto la possibilità di studiare con attenzione tutta la documentazione. Confidiamo infatti nel senso di responsabilità che li caratterizza e nella volontà di vederci finalmente chiaro nel bilancio della società per salvaguardare una risorsa preziosa come l’acqua, tutelare i cittadini amministrati e guardare avanti per cambiare la governance di Bim GSP, come richiesto in diversi ordini del giorno approvati, in modo trasversale, nei Comuni della nostra Provincia.
Staremo a vedere, anche se personalmente non nutro grande fiducia in un colpo di reni dei sindaci che riscatti quella che è, ormai credo evidente per tutti, la loro ombrosa e supina figura di vassalli.