Bim-Gsp, De Bernardin: Roccon diceva ‘Sei con me o no?’
La vicenda delle modalità con cui da parte della assemblea di vallata Cadore, Zoldo, Longaronese è stato scelto il proprio componente del triumvirato posto a capo del Bim-Gsp, che dovrà tentare di porre un argine alla disastrata e fallimentare gestione Roccon & Friends (leggi sindakos), è stata giudicata in un articolato, ben argomentato e limpido commento stomachevole.
Proviamo ad aggiungere un ulteriore argomento per valutare a quale grado di “stomachevolezza” si può giungere.
Sentite cosa ha detto il sindaco di Rocca Pietore, Andrea De Bernardin (il neretto è mio):
«Roccon ci ha presi in giro», aggiunge Andrea De Bernardin. «Quando Tiziano De Col gli chiese, lo scorso gennaio, a quanto ammontassero i debiti, lui disse: “Stai tranquillo, saranno 20- 25 milioni”. I sindaci ci capivano poco perchè Roccon diceva poco, e nessuno di noi era in grado di andare ad approfondire il bilancio di una grossa società per azioni com’è Bim Gsp. Noi non siamo manager. Per quello serviva l’amministratore unico, per dare delle direttive a tutti noi».
ma dove il discorso del sindaco si fa detonante è qui:
De Bernardin è anche uno dei sindaci che, per le sue posizioni, ha avuto qualche problema: «Chi non era allineato veniva pressato in vari modi», afferma. «Roccon diceva: “Sei con me o no?” Questo sistema deve cambiare, perchè si deve poter votare contro un bilancio senza essere penalizzati negli investimenti sul territorio».
Ho capito bene? Avete capito bene anche voi? Se un sindaco non si mostrava supino alle decisioni del presidente del Bim-Gsp Roccon … il territorio e la gente di cui era a capo potevano correre il rischio di essere penalizzati negli investimenti decisi dal medesimo?
Tosate, qui la faccenda non è solo stomachevole, è anche rivoltante, disgustosa, schifosa, nauseante e ripugnante. Quel che è la politica dei partiti e, talvolta, il delirio di onnipotenza di qualche sindaco che si stacca un po’ troppo dalla realtà.