Bim-Gsp: Corte dei conti ed esercizi di paraculismo
Nel contesto dato, dopo tutto quello che sappiamo di vomitevole sul Bim-Gsp, leggere che la “Corte dei conti chiede ai sindaci di tenere sotto controllo la società“, pare un esercizio di puro paraculismo di ritorno: con il senso chiarito al punto 1 del vocabolario Treccani per gli utenti che se lo stanno prendendo “passivamente” lì dove non giunge il sole, con quello chiarito al punto 2 per chi ha finora ammerdamministrato l’ente. E’ come se avessero scritto ubriacatevi responsabilmente, sparatevi con cautela, martellatevi gli zebedei con delicatezza.
E poi, in che qualità – i sindaci – dovrebbero “vigilare”? Come amm…inistratori, come amm..inistrati (dai precedenti amm…inistratori in un surreale gioco di specchi) o che altro?
Ma l’apoteosi, davvero di qualità orgasmica, viene raggiunta nella didascalia che commenta la foto (articolo sul Gazzettino dell’8 gennaio 2014):
L’ASSEMBLEA Sindaci soci impegnati nella salvezza di Bim Gsp
(didascalia a carattere vagamente 🙂 autoreferenziale, diciamo, che da sola meriterebbe un post, anche per celebrare inusitate vette di giornalismo locale)