bilancio demografico 2012 del Cadore: saldo totale -0,62% (con Comelico a -0,88% e Centro Cadore a -0,90%)
L’Istat ha reso definitivi i dati riguardanti il bilancio demografico relativo al 2012 (finora pubblicati in forma provvisoria). Nella tabella seguente è rappresentata la situazione relativa al Cadore (sono escluse dal computo Selva e Zoppé) con l’ulteriore suddivisione in Comelico, Centro Cadore e Val Boite e la comparazione con i dati di sintesi del bilancio demografico provinciale, regionale e nazionale.
La popolazione del Cadore nel suo insieme si è contratta nell’anno in esame dello 0,62%, che è comunque una bella botta. Botta che diventa un pugno nello stomaco (ecatombe) se si guarda al Comelico e al Centro Cadore che segnano rispettivamente un -0,88% e un -0,90% (trends del genere, se confermati negli anni a venire, significano un crollo della popolazione a 10 anni dell’8-9%: infatti, negli ultimi 10 anni trascorsi dal 2001 al 2011 il calo per il Cadore era stato del -3,6%: vedi confronto andamento demografico in Centro Cadore, Cadore, Carnia e Val Pusteria). E’ come se una spagnola in versione ridotta si accanisse anno dopo anno sulla popolazione cadorina divorandola.
Anche il saldo totale della Provincia di Belluno è negativo con un -0,17% (confermato il saldo naturale negativo che si porta via 969 persone); in termini di saldo naturale solo il Trentino Alto Adige è positivo (1723 persone), per quanto la componente sostanziale sia quella migratoria (8626 persone) che porta a 1,01% la percentuale del saldo totale. In poche parole, tra 10 anni in Cadore saremo il 10% in meno, in Alto Adige il 10% in più.
Ora qualcuno si aspetterà che faccia riferimento all’Autonomia della Provincia di Belluno come unica strada per provare ad uscire da questo coma programmato. No, ho capito che ci salveremo solo con le politiche di sviluppo unitarie. (Naaaah!!).