biblioteca di Lozzo: via il wi-fi, ma (per il porno) c’è quello della piazza
Bollettino parrocchiale Pasqua 2016, pagina della Biblioteca comunale.
Prima la menata “pornografica” (spiegazione) per la quale una “ultima legge prevede che non siano più bloccati i siti porno in quanto tale blocco ridurrebbe bla bla bla…, pena la non possibilità di ricerca o studio per i professionisti del settore o eventuali persone adulte interessate.“.
Ehhhh!
“Pena la non possibilità di ricerca o studio per i professionisti del settore”?
Liscia, gassata o ferrarelle? Di che legge si parla? Di quale contesto? Il povero professionista “del settore“, questa volta, se l’è vista veramente brutta, eh!
A parte questo divertissement, per non saper “né leggere né scrivere” dalla biblioteca ci informano anche che:
L’uso del Wi-fi in biblioteca è stato tolto da poco, per impedire ai minori di connettersi tramite cellulare alla rete wi-fi ed accedere ugualmente ai siti pornografici. Vi informiamo che tale wi-fi comunale è attivo comunque nell’area della piazza…
E qui bisogna plaudere all’apertura mentale dimostrata (se volete mantenervi pornoattivi, fate qualche metro e in piazza c’è il wi-fi comunale). I puntini di sospensione ci sono anche sul cartaceo: non lo trovate un ammiccamento intrigante?
Insomma, è o non è, tutto ciò, un vigoroso endorsement alla libera espressione delle pulsioni giovanili?
(con ciò traggo la conclusione che nel mio post del 15 maggio 2015 sull’argomento, wifi a Lozzo di Cadore: più figa per tutti, lì dove affermavo che il vero problema non sta nel digital divide, ma nel figa divide, avevo visto giusto)