‘BENEFICI’ E CONSEGUENZE DEL DECRETO DELRIO
di Cagliostro
Il nostro paese la malasorte l’ha sfangata di brutto!! Ora la popolazione può tirare un sospiro di sollievo. Non cadremo nel baratro dell’ignoto! L’accoppiata Eurialo e Niso rimarrà tranquillamente in sella per almeno altri cinque anni. L’incognita di un nuovo pilota non ci sarà, come non cambierà il navigatore di bordo… Stiamo sereni dunque, l’usato sicuro e molto, molto ‘affidabile’ reggerà ancora le nostre fatidiche sorti e progressive. Assisteremo al consolidamento programmatico della “geriatrica” compagine, che da sempre agogna al bene della intera Collettività. Vivremo di concretezza e di benefico, sollecito pragmatismo, il tutto calibrato su di una scala di valori e di priorità del tutto rassicurante. Questi i punti qualificanti della presumibile azione volta a lenire i nostri mali:
- a) taglio dell’addizionale IRPEF, se non addirittura la sua eliminazione;
- b) rimborso, di iniziativa comunale, della deprecata maggiorazione del 29,4% del canone Servizio Idrico, con le scuse da parte del ‘Duo’ per l’inconveniente occorso, derivante dal noto ‘buco nell’acqua di BIM-GSP imputabile al Fato, non certo agli utenti (ed Eurialo ne sa sicuramente qualche cosa);
- c) ristoro danni e disagi in seguito alla benefica azione legale collettiva nei confronti di Enel e Terna, il tutto dovuto alla lungimirante e geniale intuizione del nostro Eurialo;
- d) drastico calo della bolletta Raccolta e Smaltimento Rifiuti, ancora grazie alla azione didattico-divulgativa intrapresa sempre dal noto binomio ed al conseguente raggiungimento di standard qualitativi ottimali (maglia bianca anziché la triplice maglia nera del recente passato);
- e) riparto legnatico comunale su basi equitative o addirittura per estrazione, aborrendo abitudini clientelari, altrove in uso;
- f) sistemazione casermone di Sora Crepa con identificazione di un utilizzo premiale per la collettività;
- g) abolizione della indennità di carica per i previsti due assessori, evitando così la pratica della elargizione delle paghette integrative/pensionistiche quale compenso per l’inutile occupazione dell’altrettanto inutile scranno;
- h) massima trasparenza con informazione dettagliata ed esaustiva alla popolazione circa ogni atto di natura economica e/o amministrativa di rilievo, il tutto attraverso la diffusione di un notiziario periodico che dia voce a maggioranza e opposizione, senza alcuna enfasi propagandistica da parte di entrambe le (eventuali) componenti. Notiziario da inviare per posta, evitando così l’utilizzo del personale comunale in organico…
Tanti altri punti potrebbero essere aggiunti a questo elenco, ma sarebbe già un buon risultato realizzare quanto su esposto. Concludo manifestando ancora l’idea che, data la situazione di estremo disagio in cui versa in particolare la nostra Comunità, piuttosto che un esperimento con l’acquisto di un’auto nuova con alla guida un nuovo autista/pilota della stessa scuderia, il male minore è ancora quello, purtroppo!!!, di tenerci l’auto usata (e sgangherata) con alla guida un pilota dai riflessi incerti, dalla vista corta ma che, si presume, conosca almeno i difetti del motore e sappia minimamente usare la strumentazione di bordo…
A questo siamo ridotti, data la mancanza di ‘materia prima’ per un valido ricambio politico, di metodo e di radicale revisione nel sistema di conduzione della Cosa Pubblica nel nostro paese. Siamo ridotti a tenerci il cibo incommestibile cucinato nella padella, nel timore che tutto finisca annerito nella brace.
NB Sempre sull’argomento, ho scovato oggi una breve poesia di autore ignoto, che ardisco proporre ai lettori. Non sarà un granché ma, credo, renda bene l’idea. ECCOLA:
QUANDO SI DICE “NATI CON LA CAMICIA!”
Il duo Eurialo e Niso, dopo lungo battagliar,
Negletti e tremebondi al ritiro pensavan e a riposar
Ma provvido da Palazzo Vecchio arrivò il nuovo Machiavello,
Che tutte le carte sparigliò e a Letta tolse il campanello.
Regole nuove impose il giovincello e terzo mandato ei propose,
E la rivisitazione del quorum al Civico Consesso dispose,
Ma il traguardo parèa alquanto difficoltoso,
Tuttavia l’uomo del FARE appariva fiducioso e più che mai frettoloso.
Eurialo settimane di passione stoicamente sopportò,
Incertezza regnò sovrana ma, alfin, l’editto sul binario giusto approdò,
E in attesa che tal Delrio il decreto approvar facesse,
Un luculliano convivio l’amico Niso all’ellenico condottier concesse.
Or s’appressa, per l’insigne duetto, il fatidico 25 Maggio,
Ma del ritorno v’è certezza e richiesto proprio non è Coraggio,
Pronostico facile oracolo pronunciò
Ed un tranquillo insediamento ei vaticinò.
Turiboli e flabelli già son pronti per terzo osanna e l’inno già composto,
Eurialo barbuto, cinto di fascia, sullo scranno ‘avulso’ già si è riproposto,
E così popolino appagato appare
Di veder nella gloriosa sala la solita combriccola salmodiare.