Bankitalia: la ripresa entro l’anno; chi offre di più?
Il Gazzettino di quest’oggi ci regala un titolo di grande speranza: “Bankitalia ottimista: ripresa entro l’anno”. Chissà se lo sanno che l’anno finisce fra poco più di due mesi.
Una lentissima ripresa è in atto in Europa ma, come si sa, l’Italia non ne è interessata. Sono sette anni che si torna indietro. Sono sette anni che qualcuno, a turno, si affanna a dire che è giunta la ripresa. Poi succede che le industrie finiscono le scorte e quindi si danno da fare per ricostituirle nel minimo indispensabile. L’Istat misura questo fremito e tutti a parlare di ripresa. Che poi non arriva perché rifatte le scorte il fremito si ferma e la salma ritorna in pace con se stessa. Dopo la pioggia torna il sereno, diceva Bertoldo, e quindi la ripresa dopo tutti questi anni dovrà pure – prima o poi – palesarsi anche qui (che poi, un conto è registrare un aumento degli ordini, un conto è registrare un aumento dei fatturati, un conto – enormemente diverso – sarà registrare un aumento dell’occupazione: chi cazzo vuoi che assuma in questo stato di merda?).
Ciò che si registra è che l’unica componente che funzionava, la componente estera della domanda, si sta smorzando: siccome la domanda interna è crollata e non sono state messe in campo misure per sollecitarla (anche ricorrendo a maggior spesa pubblica “in deroga”, visto che il cane europeo – Germania – non ce lo lascerebbe fare), la ripresa resta una pia illusione. Comunque c’è almeno la soddisfazione di poter aggiungere in coda al campionario di “dichiarazioni di ripresa” succedutesi in questi anni anche quella di Bankitalia.
(immagine via @carloalberto)