Anello dei Colli a Pian dei Buoi: il Cai sta pensando di intervenire o di continuare a menarselo?
Sul Corriere delle Alpi di giovedì 16 giugno 2016 è stata pubblicata, nell’inserto Weekend, la descrizione di un itinerario: “Dolomiti, la bellezza cornice della Storia”. Un articolo ottimo, di raro equilibrio, firmato da tale Marina Grasso, nel quale le necessarie informazioni pratiche sono abilmente fuse ad evocazioni storiche e pennellate naturalistiche. Si parla del Monte Piana e si accenna brevemente al Forte di Col Vidal. Al lettore viene proposto anche il riquadro qui riportato, “Passaggio a Pian dei Buoi”, nel quale si parla dell’Anello dei Colli.
Appunto, l’Anello dei Colli, “creato dalla sezione di Lozzo del Cai, permette di visitare una serie di strutture complementari al forte di Col Vidal”.
A seguito di quanto già discusso e descritto qui sul Bloz riguardante lo stato di desolazione e abbandono in cui versa ora il Parco della Memoria, valgano per tutti questi due post riassuntivi (qui l’elenco degli articoli, qui invece il foto-riassunto dell’abbandono), sorge spontanea la domanda:
per questa stagione, anno domini 2016, secondo anno del nientepopodimeno che “Centenario della Grande Guerra”, il Cai di Lozzo sta pensando di intervenire e rendere “accogliente” l’Anello dei Colli (quel tanto che basta affinché la fruizione turistica sia dignitosa) o di continuare a menarselo?