andamento delle presenze turistiche nelle province del Veneto dal 2000 al 2013
Ieri abbiamo visto che nella sola provincia di Venezia si concentrano più della metà delle presenze turistiche vantate dall’intero Veneto, complice Venezia (10 milioni di presenze) e il litorale (20 milioni). Vediamo ora come si sono evolute (o involute) le presenze dal 2000 ad oggi per ogni singola provincia e per il Veneto nel suo insieme.
Crescono Verona (vigorosamente, 30,8%), Treviso (23,5%) e Venezia (17,1%); Padova tiene (-1,6%) mentre Rovigo, che fino al 2012 era in frenata controllata (-5,2%), registra un tracrollo nel 2013 (-17,3%); Vicenza chiude a -9,2% rispetto al 2000 ma si notano nel corso del tempo i tentativi spesi per restare a galla (2008); Belluno è invece, dal 2004, in costante e (sembra) inesorabile discesa chiudendo il 2013 a -21,1% rispetto al 2000. Nel suo insieme il Veneto sta calando da due anni ma può ancora vantare un +12,7%.
Da notare che anche dopo il 2009, anno della dichiarazione delle Dolomiti patrimonio dell’umanità, il calo delle presenze si mantiene lineare e dritto come un fuso (e per fortuna che gli stranieri hanno colmato in parte il vuoto lasciato dagli italiani: ma l’hanno fatto dappertutto, come cani e porci, anche lì dove l’Unesco non s’è dichiarato 🙂 ).
Però è chiaro che la Grande Baldracconata Dolomiti-Unesco non ha ancora dispiegato tutti i propri magici effetti: vedrete che se mai l’economia domestica dovesse gonfiare i soldi dei taliane, i riflessi sulle presenze si torneranno a vedere un po’ dappertutto (sulle Dolomiti bellunesi con un certo ritardo, va da sé). Nel frattempo la Fondazione Dolomiti-Unesco si sta sbracciando, come solo gli sventolatori di bandiere sanno fare, per scalare le ripide vette dell’autocoscienza. Stanno facendo il primo timido passo: voi siete qui. Tanti auguri e figli maschi.