ALTRUISMO EVANGELICO ED INTOLLERABILI DISCRIMINAZIONI
di Giuseppe Zanella
In questa epoca drammatica in cui ci è dato vivere, assistiamo ad una necessaria e doverosa metamorfosi nel modo di pensare e di vivere la vita di ogni giorno ed esperimentiamo, fin da ora, il cambiamento di paradigma che sta avvenendo ed avverrà nel prossimo futuro nella esistenza di ciascuno di noi, se ed in quanto risulteremo superstiti dall’azione ‘spavalda’ di un microorganismo che ha stravolto e sta stravolgendo l’intero pianeta. La tanto decantata ‘globalizzazione’ ha avuto il merito di rendere partecipi di un certo benessere masse di persone prima derelitte e ‘rinchiuse’ in una visione di vita assai grama, ai margini di una società egoista ed opulenta. Penso a quanto San Paolo VI° diceva e scriveva a questo proposito, racchiuso pressappoco in questo assunto: “I popoli della miseria interpellano drammaticamente i popoli della opulenza e del benessere!!”.
Intere comunità della immensa Cina e dell’India, ad esempio, hanno vissuto negli ultimi decenni trasformazioni epocali che hanno fatto assurgere quei popoli e quelle nazioni al rango di partner affidabili e dalle posizioni sociali ed economiche impensabili solo qualche lustro prima. E questo è stato oltremodo positivo per lo sviluppo civile, sociale ed economico dell’intero pianeta. Ma all’esempio testé citato si è contrapposto e si contrappone il rovescio della medaglia. Il vorticoso sviluppo di talune società, prima in uno stato di totale arretratezza, si è accompagnato ad una contemporanea crisi in alcune altre società storicamente industrializzate, quelle della opulenza ‘montiniana’, creando, in certe situazioni, detrimenti produttivi (anche in imprese strategiche) dovuti alle delocalizzazioni attuate per evidenti risparmi nel costo della manodopera, nonché per ragioni di minori oneri fiscali o di vantaggi ‘logistici’.
Per non dire delle velocizzazioni nelle comunicazioni e negli scambi, da un lato forieri di benessere e sviluppo, dall’altro lato, però, fonte di trasmissione quasi istantanea di elementi di negatività quali, giustappunto, la facile propagazione di virus e patologie fin qui sconosciute (o debellate) alle nostre latitudini. In questo quadro di natura storica ed economica, va ora inserito il discorso della sconcertante attualità che stiamo vivendo in queste settimane nelle quali assistiamo ad autentiche ‘stragi’ generazionali a causa di un microorganismo che sta mettendo a dura prova il mondo intero sotto i più disparati profili: sanitario in primis, ma poi anche sociale, economico e politico.. Passata questa bufera , certamente il mondo non sarà più come prima, cambierà tutto il nostro paradigma esistenziale ed anche il mondo politico nostrano ed europeo risulterà rivoluzionato.
Quello che conta ora sottolineare è però la situazione estremamente difficile sotto l’aspetto sanitario, situazione che attanaglia da oltre un mese la nostra povera Italia, in assenza di strutture e mezzi adeguati atti a fronteggiare un morbo la cui natura ci è sconosciuta. La dabbenaggine e la insipienza politica praticata da molto tempo con lo smantellamento di servizi essenziali e basilari quali Scuola, Ricerca Scientifica, Sistema Giustizia, Trasporti e, soprattutto, Sanità con soppressione di posti letto, terapie intensive, nosocomi e detrimento nelle piante organiche ecc. ci ha portato a questa condizione di una gravosità estrema. Ed ora ne paghiamo tutti lo scotto…
Assistiamo, in questo marasma di manchevolezze e di provvedimenti ‘coercitivi’ necessari ma emanati a ritmo frenetico e, giocoforza, non sempre ossequienti ad una prassi normativa consolidata, a tutta una serie di atti individuali e collettivi di autentico eroismo al fine di sostenere gli ammalati e poter dar loro sollievo e conforto in ore veramente buie e tragiche. Parlo di medici, infermieri, barellieri, addetti alle ambulanze ed ai vari supporti logistici ecc. Ricordo soltanto due di questi atti di altruismo: il sacrificio di quel sacerdote lombardo di 72 anni che ha rifiutato il ventilatore polmonare offertogli dai parrocchiani per offrirlo ad un ammalato giovane, ben sapendo che il suo destino sarebbe stato così segnato. E poi l’atto, a noi vicino, di Don Alessio Strappazzon, laureato infermiere prima dell’Ordinazione, parroco di Castellavazzo, il quale è tornato in corsia per assistere gli ammalati e dar loro assistenza sia materiale che spirituale.
Ora però, accanto agli atti di autentica sequela evangelica, mi corre l’obbligo di parlare di quanto letto in questi giorni a proposito della opulenta società statunitense, del suo presidente e di molti dei governatori degli stati di quella repubblica, culla della democrazia e della famosa “Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo”, redatta a Philadelphia quale atto di nascita di quella nazione. Ebbene, leggendo quelle notizie, la ripulsa è grande, ci fa letteralmente accapponare la pelle e ci costringe a pensare a qualche cosa che si avvicina, non fosse altro che a livello di pensiero, alle dottrine naziste. Quella Nazione Americana dove l’assistenza sanitaria, ultimamente anche per volontà del tycoon attualmente Presidente, è basata soprattutto sulle strutture private e “coperta” solo dalle polizze assicurative (oltre 8 milioni di cittadini americani sono totalmente privi di copertura!!), ebbene -dicevo- quella nazione, secondo gli esperti, è del tutto impreparata a far fronte ad una emergenza come quella che si prospetta.
Ma non basta, essendo le terapie intensive del tutto insufficienti, ben 10 governatori di stati molto importanti (cito soltanto alcuni: Minnesota, Meryland, Pennsylvannia, Alabama, Tennessee, stato di Washington) hanno già dato disposizioni di escludere dal ricorso ai ventilatori ed alle terapie intensive alcune categorie di cittadini le cui aspettative di vita non dovessero essere valutate degne di considerazione. Ognuno di questi governatori ha differenziato le proprie “normative” in modo del tutto personale e specifico. Qui vengono riassunte le istruzioni che risultano date complessivamente, senza scendere in dettagli che fanno rabbrividire.
Queste le categorie scremate da un ipotetico utilizzo delle complesse strutture salva-vita: portatori handicap, chi presenta situazioni di “disordini psichici”, i malati di cirrosi, gli affetti da distrofia muscolare e via di questo passo!! La “cernita moderna” che verrebbe attuata in America in che cosa differirebbe dalle scelte operate dai vari “dott. Morte” di nazistica memoria? Forse nelle modalità meno spicce e più …gentili? Il cristiano dovrebbe inorridire alla lettura di un tale intendimento, purtroppo ufficializzato a livello Istituzionale!! E’ questa l’America dei vari Luther King, dei fratelli Kennedy e della emancipazione delle classi e delle etnie dei “diversi”?? E’ questo il “sogno americano”? Ma gli Evangelici che guidano la Nazione (Pence è un convertito dal cattolicesimo e Tramp ottiene il sostegno dagli aderenti a questa Religione) non hanno niente da dire?!