Albergo Diffuso (o del ‘andate a farvi fottere’)
Quelli dell’albero diffuso (qui e quo) sono ancora tra noi. Se non ci sono arrivati finora, non c’arrivano più. Soprammobili. Li potete anche spolverare e lucidare. Magari hanno un bell’aspetto, gradevole, ma so’ de coccio.
Qualche testa di cazzo dirà, perché lo dirà, che “allora i tempi non erano ancora quelli buoni”. Ma il problema non è “della” testa di cazzo che lo dirà (perché lo dirà) ma “delle” teste di cazzo che gli crederanno.
Preciso: io ho sempre sostenuto che l’Albergo Diffuso è una faccenda tra privati, il pubblico non c’entra niente. Vi sono tuttavia delle circostanze, in particolare in comuni poco inclini alle attività turistiche – Lozzo è uno di questi – dove il Comune deve funzionare da catalizzatore, facendo da “apripista”, mostrando la strada e favorendo l’aggregazione dell’AD.
Se i privati “non ci sono” o non hanno il “coraggio” necessario, la mia risposta è stata ed è: andate a farvi fottere. Se il Comune non ha inteso mettersi in gioco, la risposta è analoga: andate a farvi fottere.
Per la Gente di Lozzo, facili profeti, perché la via dell’AD era chiara allora com’è chiara oggi, uno stimolo l’aveva messo in campo (dal programma elettorale presentato il 6 giugno 2009):