al sindaco di Lozzo di Cadore non piacciono le interrogazioni del gruppo di minoranza
Che gli fossero indigeste non avevo alcun dubbio, visti anche i tempi biblici con cui ha finora risposto ad alcune interrogazioni poste dal gruppo di minoranza Per la Gente di Lozzo. Ma la minoranza s’era stufata della smemoratezza del primo cittadino e fra una confezione di Memoril e un richiamo ufficiale da mandarsi all’attenzione del prefetto ha optato per quest’ultimo.
La vicenda è andata a finire anche sui giornali. Ed al sindaco non deve essergli piaciuto essere additato come una pecora nera della correttezza istituzionale (già gli fumano le narici per la maglia nera del settore RSU, figuriamoci questa).
Però il sindaco di Lozzo è uno che non demorde. Ed allora ecco l’invenzione delle interrogazioni mal poste o non comprensibili. Eccolo arrampicarsi sugli specchi nel tentativo di condizionare la minoranza a proporre le domande come desidera il signorotto feudale. Le interrogazioni, d’ora in poi, dovrebbero essere fatte e poste in un “certo modo”. Essendo anche un abile letterato si è tuffato a capofitto nella modifica di alcune parti del testo unico 267/2000, che presenterà al governo quanto prima per le necessarie variazioni.
Ecco allora che, confusi, i consiglieri di Per la Gente di Lozzo sono costretti a chiedere lumi al monarca con una bella interrogazione. Non avendo una solida preparazione in campo giuridico non posso che aspettare le risposte che verranno date al quesito. Non ho idea di chi possa dirimere la questione, presumo il prefetto. Tuttavia, usando il buon senso, mi sembra che quelle del sindaco siano veramente delle belle pretese. Vorrebbe, il signorotto, stabilire anche la lunghezza delle interrogazioni ed il numero massimo mensile presentabile? Mahhhh !!!
Ma la “perfidia” politica del sindaco tocca il suo massimo apice quando (delibera di consiglio 09/2011) tira in ballo colui che, quando passava per il Ponte Cadore, già iniziava a far tremare la chincaglieria di Palazzo Venzo, il capogruppo di minoranza nella passata legislatura Giuseppe Zanella (terzo paragrafo).
Il sindaco fa presente che nel corso della precedente tornata amministrativa pervennero decine di interrogazioni presentate da parte del consigliere signor Giuseppe ZANELLA, il contenuto delle quali era comunque inequivocabile, essendo rivolte a conoscere il pensiero e l’intendimento dell’Amministrazione su di un determinato tema o che ponevano quesiti su argomenti ben definti.
Aspetterò lungamente trepidante la conclusione di questa nuova favola manfrediana.
E vissero tutti felici e contenti.