a Selva di Cadore, proprio dagli ultimi dati, il sole sorge ancora ad est
Ai microfoni di Telebelluno Dolomiti la sindaca di Selva di Cadore, tale Silvia Cestaro, ha affermato che:
Selva di Cadore, proprio dagli ultimi dati, dimostra come stagione invernale e stagione estiva si equiparino come numero di presenze
E, badate bene, pare proprio che la sindaca tragga forza dimostrativa “proprio dagli ultimi dati“. Ora, si dà il caso che a Selva di Cadore le stagioni turistiche invernali ed estive si equiparino da…
almeno 18 anni.
Per rendersene conto basta consultare i dati riportati in un articolo del BLOZ del marzo 2014 – “Presenze invernali ed estive ad Auronzo di Cadore, Cortina d’Ampezzo e altre località bellunesi” -, nel quale si evidenziavano, per Selva di Cadore, le quote di presenze inverno/estate pari a 48,9% e 51,1% per il triennio 2011-2013 e pari a 48,7% e 51,3% per i 14 anni che vanno dal 2000 al 2013. In quell’articolo i valori anno per anno furono espressi solo per Auronzo e Cortina, vediamoli ora per Selva a partire dal 2005.
Nel 2005 le stagioni inverno/estate avevano una quota di presenze pari a 50,8% / 49,2%: quindi già allora le due stagioni si equiparavano. Nei successivi anni si vede sì un altalenarsi delle quote, ma sempre attorno al valore medio del 50%, tanto è vero che il valore medio del periodo considerato (2005-2018, 14 anni) è esattamente 50,0% (ovviamente per entrambe le stagioni). Si possono notare, per esempio, gli anni 2011 e 2014 nei quali le quote furono rispettivamente 49,8% / 50,2% e 50,6% / 49,4%, cioè quasi esattamente metà/metà. Ma anche nel 2018, con le quote a 48,2% e 51,8%, la situazione è sostanzialmente 50/50.
Chissà, forse la sindaca voleva dire che “proprio gli ultimi dati” confermano ciò che è vero da almeno 18 anni a questa parte: a Selva di Cadore stagione invernale e stagione estiva si equiparano. Tuttavia, il fatto che le due stagioni si equiparino anno per anno nulla toglie, per dire, alla perdita verificatasi per 4 anni di fila di più del 15% di presenze dal 2005 preso come anno base (2005=100), tanto che a fine 2018, sempre in riferimento al 2005, le presenze si trovano ancora sotto di un tre per cento.
(nota bene: la stagione invernale “vera” inizia a novembre di un anno e finisce in aprile dell’anno successivo; i dati sotto riportati considerano invece la stagione invernale comprendendo il periodo gennaio-aprile e novembre-dicembre dello stesso anno; il dato medio, tuttavia, sostanzialmente non cambia)