a Lozzo di Cadore l’amministrazione è … in umido
Le amministrazioni cadorine, in genere, sono tutte a secco, fatta eccezione per quella di Lozzo di Cadore che, invece, è in umido.
Tutto è gioco del destino. I nostri amministratori, che stanno navigando nel loro secondo mandato, rimaneggiati nella ciurma ma non al ponte di comando, hanno saputo dal blog “Per la Gente di Lozzo”, tramite l’articolo “Umido innovativo, forse no?!?!?” che la differenziata, il paese di Lozzo, quello che loro amministrano da più di un lustro, la sta già facendo da ane e anorum. L’articolo poi si è premurato di avvisare i nostri amministratori che quei bidoncini verdi che si vedono in giro, sono le compostiere.
Ivano fa poi una proposta:
“Ora voglio fare una proposta “innovativa”, perché non fare in modo di risparmiare anche gli 85 euro/tonnellata o ridurne la quantità sensibilizzando la gente al compostaggio, in modo che chi già ha la composteria continui ad utilizzarla e chi non c’è l’ha se la procuri per il tramite del Comune.”
E si pone una legittima domanda:
“A questo punto sorge spontanea una domanda, ma chi già utilizzava la compostiera non è che con la comparsa dei contenitori dell’umido smetterà di fare compostaggio e di conseguenza vi sarà un’aumento nella produzione di umido da smaltire?
Voglio rivolgere un’ultimo quesito a lor signori amministratori, con il titolo “Raccolta rifiuti:parte la differenziata“ volete dire che sino ad ora le campane del vetro, della carta e i bidoni della plastica non servivano a differenziare? Se fosse così, ora è chiaro perché Lozzo viaggi ad un livello di differenziata al di sotto del 35% e paghi così per intero l’ecotassa”.
L’ufficio alle relazioni con il pubblico infatti, nel redarre il rifiutino, il bollettino sui rifiuti che ci è stato recapitato, si è lanciato in un pomposo quanto fuori luogo titolone che Minzolini al TG1 neanche se lo sogna: “parte la differenziata”.
L’ufficio RP aveva poi continuato con: “Noi chi siamo? Da dove veniamo? Dove andiamo?” ma poi il sindaco, nell’immancabile “diamo un’occhiata se tutto va bene”, non ha ritenuto fosse il caso di pubblicare anche queste “dolorose domande sulla nostra identità e sul nostro futuro”, ritenendo che vi siano già grossi problemi a gestire il presente.
Già, il presente. Perché qualcuno dovrebbe avvisare il ponte di comando che siamo nel 2010 e che la differenziata, in qualche forma, adesso sappiamo con scarsa efficienza, ma saremmo già attrezzati per farla. Certo mancava l’umido, che adesso è arrivato. Che fossimo così poco efficienti ce lo ha fatto sapere la Regione Veneto (segnalato da un precedente articolo di Ivano), applicandoci il massimo della tassa, non siamo venuti a saperlo dal SINDACO!
Il sindaco è un uomo e quindi, come tutti gli uomini, ha un’anima buona ed una cattiva. Nella stesura del rifiutino, l’anima buona suggeriva “non vi ho aumentato le tasse sui rifiuti …”, mentre quella cattiva incalzava “vi ho fatto pagare il massimo della tariffa tenendovi all’oscuro per tutto questo tempo …”. Ha prevalso l’anima buona, che è l’unica ad aver ottenuto il posto nel rifiutino (altrimenti la gente faceva confusione), con la sottolineatura: “e questo è un vanto“.
Per un approfondimento:
- Benvenuti a Zozzo di Cadore, il paese maglia nera in Veneto nella raccolta differenziata
- Domegge prova con la differenziata spinta. Lozzo si differenzia con la maglia nera.
- Lozzo di Cadore maglia nera in Veneto per la raccolta differenziata