a Lozzo di Cadore la minoranza propone una mozione-guttalax sulla tutela delle minoranze linguistiche che fa correre sindaco e giunta a gambe levate
Lozzo di Cadore è un paese ladino. E’ popolato da una minoranza linguistica, quella ladina appunto, riconosciuta dalla legge italiana n. 482/1999.
Se ne è accorto anche il sindaco e la giunta. Però c’è voluto un aiutino perché l’ingorgo stitico era ancora lì e tappava ostinatamente le velleità ladiniste della maggioranza (ho già segnalato che la parola “ladino”, con tutte le sue possibili varianti, non compare in alcun modo nel programma di Lozzo viva, diversamente da quello di Per la Gente di Lozzo).
L’aiutino è venuto dalla minoranza di Per la Gente di Lozzo che il 20 aprile presenta questa preziosa mozione che impegna il pollaio ad una sofferta riflessione sul valore della tutela delle minoranze linguistiche storiche. La mozione-guttalax ha avuto un effetto devastante sbloccando il tappo (culturale) e dando luogo ad una liberatoria seduta di giunta in zona cesarini (la scadenza, ben evidenziata nella mozione, era posta al 30 aprile 2011 e la delibera è stata licenziata il giorno 26).
Il risultato di cotanto sforzo è qui apprezzabile. Per la Gente di Lozzo si è preoccupata in ragione del fatto che negli ultimi due anni la nostra amministrazione non aveva elaborato alcun progetto a sostegno e tutela della nostra ladinità ed aveva il timore che, occupata nell’ansimante realizzazione del progetto “port a port“, l’amministrazione se ne dimenticasse anche per l’anno corrente. Sapete, sono soldi “regalati” dallo Stato italiano, non approfittarne sarebbe stato poco, ma molto poco onorevole. Come del resto è successo per i punti di accesso alla banda larga di cui vi ho già dato conto.
Ora, si tratta di vedere se il progettino verrà approvato. Ad una prima lettura credo di poter dire che verrà approvato e gli verrà assegnato un finanziamento di 3.500-4.000 € rispetto ai 7.500 richiesti. Ma mi posso sbagliare: la mia è una valutazione sensitiva, è il mio sesto senso che me lo dice. Se anche avessi ragione sarebbe solo … “ad sensum”. Basterà aspettare, come sempre. Intanto dobbiamo salutare gioiosamente questa “conversione ladina” della maggioranza, evento che non era per niente scontato.
E a questo proposito va ringraziata la minoranza che “non solo polemizza, non solo fa critica distruttiva, non solo tenta di scardinare l’ordine costituito bla bla bla” ma riesce a proporre ed impegnare l’armata brancaladina in un impegno culturale un po’ più concreto, almeno in prospettiva, di quello necessario per ordinare un concertino.
Foto: Flickr (Daquella manera)