a guardare nel buco dell’acqua del Bim-Gsp ci si mette anche il ‘Collegio dei Saggi’
L’insieme costituito da tutti i sindaci della provincia di Bellunno (tranne due) ha dato prova di stupende proprietà che la somma dei valori dei singoli non avrebbe fatto supporre.
Il vasto gregge (dei sindaci) dunque costituisce la Bim-Gsp. Da questo neonato sottoinsieme il gregge principale da vita ad un secondo sottoinsieme che si chiama “consiglio di amministrazione”. Lo fa per darsi una forza di governo agile ed attenta. Tanto attenta che nel tempo inizia a scavare uno di quei buchi che neanche la Santissima Trinità riesce a immaginare: il buco dell’acqua (per un racconto dispiegato nel tempo vedi tag specifico).
Il vasto gregge (dei sindaci) produce però un terzo sottoinsieme specifico, l’Aato, che in un certo qual modo dovrebbe dare gli indirizzi e controllare la Bim-Gsp. Sono effusioni istituzionali che, portate sul piano pratico, verrebbero chiamate “incesto politico“. Controllato e controllore coincidono. Un’auto-pippa. La mama à fato le fritole ma no te lo digo.
Ma non sapevo che fosse nato un nuovo sottoinsieme: il “Collegio dei Saggi“.
Il nuovo gruppo di lavoro, il think tank, la testa pensante, avrebbe (vedi citazione sottostante) un compito arduo da risolvere. Un menage a quattro così ciclico non si era mai visto.
Un bordello isituzionale autoreferenziale. Manca solo la maîtresse, ma l’orgasmo finale, in qualche modo, dovrebbe essere garantito. Così non fosse si può sempre pensare di costituire un nuovo sottoinsieme , da chiamarsi “Collegio delle Mezze Seghe“. E’ così bello vedere come una Terra divora se stessa.
Slitta al 15 novembre il rinnovo dei vertici di Bim Gsp, previsto inizialmente per il 30 settembre. Lo ha deciso il gruppo di lavoro formato da alcuni sindaci con il compito di trovare il modo per restituire ai Comuni il controllo sul servizio idrico integrato, dopo la bufera che si è scatenata sul caro-acqua. Il “collegio dei saggi”, composto da due rappresentanti per ogni vallata, uno per l’Aato, uno per il Comune di Belluno e un altro per Feltre, è costituito da: Alberto Graz (Sappada) e Mario Manfreda (Lozzo) per il Cadore, Renzo Gavaz (Agordo) e Oscar Troi (Colle Santa Lucia) per l’Agordino, Ennio Vigne (Santa Giustina) e Roger De Menech (Ponte nelle Alpi) per Feltre-Alpago e Valbelluna. Per l’Aato il sindaco di Chies d’Alpago, Loredana Barattin. Per il Comune di Belluno è stato individuato l’assessore Tiziana Martire e per quello di Feltre Gianni Moretta.
«Il gruppo di lavoro – viene spiegato dai componenti del collegio – ha chiesto ancora un po’ di tempo per concretizzare alcuni aspetti. La faccenda è complessa. Dobbiamo capire qual è la via maestra e il modello di società che vogliamo dare a Bim Gsp. Il nuovo direttivo non potrà più essere composto da amministratori. Niente più sindaci o persone che ricoprono cariche pubbliche. Lo prevede la legge e per forza di cose si va verso una gestione più tecnica e manageriale». Molti quindi gli interrogativi in ballo. La partita è grossa, si parla di 13 milioni di euro, solo come valore delle infrastrutture. «Se si dice che l’acqua è un bene comune e i cittadini vogliono avere un servizio garantito 24 ore su 24 con determinati standard di qualità – viene aggiunto dal collegio – la politica deve fare delle proposte in questo senso tenendo però in considerazione i conti di Gsp». (Gazzettino)