i sindaci non amano la Provincia di Belluno
I sindaci non amano la Provincia. Non la amano perché le competenze delle province toccano materie come manutenzione viaria e delle strutture scolastiche (semplifico) che interessano in parte minima la vita di un comune. I sindaci hanno dimostrato che quando si aggregano fanno il vuoto spinto, un vuoto che aspira tutto fino a creare il buco dell’acqua del Bim-Gsp, per fare un esempio che ormai si conosce dalle Alpi alle Piramidi.
Quando diventano sindaci, a parole ti dicono che pensano al bene della comunità: non è sempre vero. Il potere, per quanto piccolo, li affascina. Ne sono attratti come le mosche sulla carne in putrefazione. Quando scoprono che la carega riempie il loro orgoglio e colma questa loro sete di potere, per quanto miserrima, tutto il resto diventa relativo. Il loro cervello prende la forma della carega, le loro decisioni sono in funzione della carega.
Mica per tutti. C’è poi da dire che con una botticella all’asilo, un colpetto qui ed uno là, una inaugurazione, più inaugurazionuccole e un “siamo stati lungimiranti” la danno da bere. Non so a quanti (sempre troppi). Comunque la danno a bere.
I sindakos dipendono in buona parte dalla Regione Veneto: i sindaci sono galline chiuse nel pollaio regionale che ricevono il becchime dal padrone del pollaio. Chiuso. In questo momento c’è un “padrone dei padroni” che è lo Stato italiano. Paradossalmente questa situazione fa in modo che il padrone regionale, che non vede l’ora di tirare il collo a qualche gallina (comuni), se ne stia per ora tranquillo. Ma se la Regione Veneto acquisirà più potere, come è logico che sia (ed anche un bene per molti punti di vista), vedrete quanto tempo ci vorrà prima di vedere il pollaio imbiancato dalle piume. La “Pianura”, sappiatelo, è un rullo compressore. E’ per questo che il potere regionale deve essere controbilanciato da un potere che non può che essere quello della Provincia, e per noi della Provincia Autonoma di Belluno.
Magari si potesse fare un cantone alla Svizzera. Qui non si può, perché noi non siamo svizzeri. E il Cantone sarebbe solo uno stipendificio, una poltrona con su scritto Unione dei Comuni. Unione del Cazzo: sia chiaro che sono assolutamente a favore dell’aggregazione dei servizi, ci mancherebbe, qui sto parlando di centri di vera decisione politica, non amministrativa; per me un comune unico che comprenda tutto il Cadore, tale da rendere efficiente la macchina amministrativa mi va … da dio. Anche il Cantone del Cadore ha un senso, ma dentro lo scudo di una provincia autonoma, diversamente i lagunari … se lo papperebbero.
E allora vi dico: se un nostro sindaco non manifesta un concreto sostegno all’autonomia della Provincia, padrone di farlo, guardategli il culo. Probabilmente ha una forma a carega.
p.s. magari i sindaci, un giorno, riusciranno anche a volare (un tantino) …