il terremoto in Val Padana e gli epicentri mobili
E’ bello vedere come nel flusso di notizie l’epicentro di un evento sismico rmbalzi come una pallina in un flipper a seconda di chi emette la notizia (per il Corriere del Veneto Verona, per Il Sole 24 Ore Milano ecc.).
I terremoti mi hanno affascinato fin da giovane e fino ad un annetto fa, quando sapevo di dover passare un bel po’ di tempo al computer, lanciavo un programmino che rilevava in time le varie scosse sul pianeta: era “bello”, mentre stavo scrivendo, vedere in diretta che in Tasmania si era registrata una scossa di magnitudo xy. Osservare la mappa planetaria di tutti i terremoti avvenuti nelle ultime 24 ore era come essere seduto sulla plancia di comando del capitano Kirk in Star Trek.
Da un po’ di tempo mi limito a leggere sporadicamente il feed dell’USGS (ve ne sono diversi, questo informa sui terremoti dell’ultimo giorno con magnitudine superiore a 2.5), e proprio oggi mi son visto: “M 5.1, northern Italy – January 25, 2012 08:06:35 GMT” con la possibilità di vedere tutti i dettagli. Ci sono poi queste altre possibilità:
- INGV (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) qui la pagina del terremoto di questa mattina;
- EMCS (European mediterranean seismological center) qui la pagina del terremoto di questa mattina;
- OGS (Istituto Nazionale Oceanografia e Geofisica Sperimentale)
Io preferisco gli amerikani dell’USGS, sono più generosi: quello di questa mattina lo davano con magnitudine 5.1, gli italiani “solo” 4.9. Per avere una idea degli ultimi terremoti negli ultimi sette giorni. Se usate Twitter potete seguire i tweet dell’INGV.
Immagine: OGS