Lozzo di Cadore: Museo della Latteria, la salita dei barbari
Il soggetto della discussione è la porta d’entrata al Museo della Latteria di Lozzo di Cadore. Tempo fa venni frainteso.
In una discussione informale sottolineavo che, in prospettiva, bisognava prendere in considerazione il problema della porta del museo, se non altro per motivi di sicurezza (via di fuga con apertura verso l’esterno).
Qualcuno dell’Associazione Latteria Sociale, indispettito e con una veemenza non adeguata all’argomento, mi redarguì chiarendo che «la porta, bellissima, è parte integrante del Museo della Latteria, è pertanto sacra, e si può parlare semmai di una sua valorizzazione, non certo di una sua sostituzione».
Con la coda fra le gambe, sorpreso da una così accorata difesa della porta, mi affrettai a chiarire che il mio intendimento era solo quello di portare in luce il problema. Aggiunsi, lì per lì, che si poteva fare una nuova porta rivestita con l’antico materiale, così che fosse mantenuto l’aspetto romantico (francamente, pur essendo legato alle cose antiche, la cosa più lineare è, lo dico con dispiacere, sostituire la porta. La si può anche rivestire con il materiale di quella vecchia, così come utilizzarla con un po’ di fantasia all’interno dell’allestimento, tutto si può …).
Ma, al di là di ciò che si deciderà di fare per essa, solo dei barbari inconsapevoli possono giungere a tappezzare la porta di un museo così come si vede dalla foto.
E se chi ha tappezzato la porta ha avuto il buon senso di chiedere se doveva proprio farlo (di solito chi lavora con le mani ha più rispetto di chi lavora con la testa), allora barbaro è colui che ha permesso che ciò accadesse.
Nei tempi antichi i nostri avi furono testimoni della calata dei barbari (perché venivano da nord), oggi a noi tocca essere testimoni della salita dei barbari (per capire il perché della “salita”, vedi articolo “Ancora sull’allestimento del Museo della Latteria)
Quel qualcuno dell’Associazione Latteria Sociale, che a suo tempo mi redarguì, ha forse nel frattempo cambiato idea?
Il danno materiale è limitato, è la forma colonizzatrice e la totale mancanza di rispetto che dovrebbero indignare. Nonno Tino avrebbe detto: “se par le 8 e 10 no e via dute i cartiei …“.
Per chi vuole documentarsi più a fondo: articoli sul Museo della Latteria