a Longarone parroco e sindaco iscrivono Gesù all’anagrafe
Il 2011 sta finendo nel migliore dei modi. C’è un’aria nuova in provincia. Problemi concreti. Come lo strangolamento delle province. Come l’Autonomia.
Ispirato dal censimento Istat, don Gabriele Bernardi, parroco di Longarone (BL), ha chiesto al sindaco di far registrare Gesù all’anagrafe. Il 25 dicembre. “Duemila anni fa l’Impero romano stava eseguendo la stessa operazione”, spiega il sacerdote, evidentemente non a conoscenza che la maggioranza degli studiosi del Vangelo considera il riferimento a quel censimento un falso apologetico: “Mi serviva una prova per spiegare ai ragazzi a cui insegno catchismo che Gesù è nato veramente per essere un uomo in mezzo agli uomini, e che vive in mezzo a noi qui a Longarone”. Il sindaco, scrive Repubblica, ha trovato l’idea geniale, e ha anche spiegato ai perplessi impiegati come dar corso alla bizzarra richiesta.
Secondo Piergiorgio Odifreddi, “il parroco ha bisogno dello psichiatra”. Ma forse è il sindaco ad avere bisogno di qualche corso accelerato di senso dello Stato. Ci si domanda come reagirebbe il primo cittadino alla richiesta di una coppia omosessuale di iscriversi nello stesso registro anagrafico come coniugi (”tanto per far capire che anch’essi sono uomini che vivono in mezzo agli uomini”), e se il neo-cittadino sarà depennato dal registro a Pasqua. [da UAAR].
Sindaco Padrin, ci si risente a Pasqua, quindi!