la rubrica tellurica nel bollettino parrocchiale
Lo dico con assoluta simpatia. E’ bello sapere che c’è ancora qualcuno che crede nel valore delle “scienze della terra” e che ne può dare testimonianza. Se poi ad accogliere queste testimonianze è il bollettino parrocchiale, la cosa è ancor più interessante. Mi riferisco al paragrafo di pag. 21 del bolpar autunno 2011 nel quale sono riportati gli eventi sismici che hanno interessato le aree adiacenti il nostro paese. Per la precisione il nostro (nostra) vulcanologo ha segnalato gli eventi verificatisi entro un raggio di 20 km da Lozzo, riportandone alcuni parametri classificativi come data ed orario, magnitudo, coordinate e profondità, non trascurando di convertire in luoghi (Claut e Pusteria) le asettiche ed “incomprensibili” coordinate geografiche.
Non è dato sapere se durante l’estate si siano verificati altri eventi sismici, essendo quelli riportati accaduti in settembre, né come potrebbe cambiare il quadro tellurico se il raggio d’indagine fosse allargato da 20 a 30 km. Dettagli di nessuna rilevanza per i più, ai quali il bolpar è indirizzato, ma che si prospettano irresoluti agli animi più curiosi. Rassicurante il fatto, comunque, che i due terremoti elencati, in ragione della loro bassa magnitudo e quindi energia, non siano stati percepiti dalla popolazione né si siano registrati danni a loro conseguenti.
Voi non la trovate, ma c’è una relazione che spiega il perché di questo bollettino “terremotico” accolto fra le pagine di quello parrocchiale. Perché un terremoto a noi vicino di magnitudo 6 non avrebbe bisogno di essere segnalato: sono quelli “piccoli”, invece, quelli che costantemente avvengono oltre la nostra capacità percettiva che (semmai) hanno il bisogno di essere segnalati. Per dire semplicemente che la Terra si muove sempre, un severo monito insomma. Come gli atti di fede: quelli grandi contano, ma certamente non più di quelli “piccoli”, anche se sovente questi ultimi passano inosservati agli uomini. Ma chi ha fede non dubita: Dio ha sempre in funzione i suoi sismografi.