ma che bravi i pontalpini a differenziare i rifiutini
Mentre la Casta politica, punta di diamante di questo Stato di m…., era impegnata a sodomizzare gli italiani con una profonda manovra lacrime e sangue (passata da 40 a 70 miliardi), l’ente eco-affaristico Legambiente conferiva al comune di Ponte nelle Alpi, per il secondo anno di fila, la qualifica di comune più Riciclone d’Italia.
Ponte si è affermato primo fra i 1290 comuni che erano in gara con un 86,4% di raccolta differenziata. I pontalpini, però, hanno avuto una fortuna del diavolo: per quest’anno il sindaco di Lozzo di Cadore si è dimenticato di iscrivere il nostro comune alla riciclo-competition, altrimenti, con il nostro 92% di differenziata, li avremmo stracciati. Del resto è proprio il recente passato del comune di Ponte nelle Alpi in tema di differenziata che dimostra, meglio di altri, che dal Medioevo degli RSU ci si può riscattare.
Anche aggiungendo il riciclo post-raccolta, cosa non fatta da Legambiente, come spiega l’assessore all’ambiente Ezio Orzes sul suo blog, Ponte sarebbe giunta “solo” al 90.3%. Effettivamente, meglio di noi lozzesi si è comportata la comunità domeggese, con il 93% di raccolta, diciamo che ci giocavamo il primo posto sul filo di lana.
Per la categoria “comuni aggregati”, prevista dalla competition, per il prossimo anno siamo sicuri di poter scalzare anche la Val di Fiemme.
Sarebbe una disputa oltremodo effervescente se la minoranza di Per la Gente di Lozzo impegnasse il sindaco, “guru della differenziata”, a concorrere davvero per il prossimo ciclo di Ricicloni d’Italia!
Mi viene però un dubbio. Che non sia, quello della raccolta differenziata, solo un problema di quantità ma anche e soprattutto di qualità? A questo proposito, stiamo aspettando con ansia una prossima uscita del bolcom (che suggerisco di intitolare “oltre la differenziata c’è di più”) nella quale il guru ci inizierà alla via dell’eccellenza: il recupero dei materiali raccolti. Ancora un salto nell’evoluzione della specie.
E’ con questa speranza che, messa da parte la pur leggera ironia con cui ho affrontato l’argomento, indispensabile per sopravvivere in certe logore situazioni, colgo l’occasione per complimentarmi con tutti gli attori che hanno permesso il conseguimento di questo importante risultato, in buona sostanza la comunità pontalpina nel suo insieme, che non potrà non costituire un efficace futuro stimolo.