segretari comunali e riparti dei diritti di segreteria
Non più tardi di qualche giorno fa il ministro Brunetta se ne è uscito con questa affermazione:
«Sento di avere una superiorità morale, culturale, etica e ideologica nei confronti di questa sinistra che mi fa leggermente schifo» (Byoblu).
Non gli si può dare torto fatto salvo che l’affermazione ha una sua specularità, essendo valevole anche per la destra (o centro-destra che dir si voglia).
Ma a noi il ministro Brunetta resta comunque simpatico, nella sua naturale antipatia, per aver forzato la mano ai trogloditi (compresi quelli lozzesi) ed aver imposto una condotta indirizzata alla trasparenza almeno nella pubblicazione degli atti amministrativi che, ormai lo sappiamo, i summenzionati trogloditi sono costretti ad esporre all’albo pretorio online.
L’essere in grado di consultare online gli atti amministrativi comporta la possibilità di colmare lacune di ignoranza che accompagnano sempre le nostre esistenze.
Non sapevo, per esempio, che i diritti di segreteria versati al comune a vario titolo andassero a finire in buona parte nelle tasche dei segretari comunali (il 67,5% del totale, ma … fino ad un massimo di 1/3 dello stipendio da loro goduto). Sempre per esempio, il segretario di Lozzo, tale Molinari Mario, si è visto riconosciuta la somma di 1.279 euri (relativamente al primo trimestre 2011) (determina 41 del 5.04.2011).