Lozzo di Cadore e raccolta differenziata: il ruggito del coniglio
Tu, cittadino che abiti a Lozzo di Cadore, come fai ad informarti, oggi come oggi, sull’andamento della raccolta differenziata nel tuo paese? Chi è che dovrebbe tenerti al corrente su questa materia?
E’ logico supporre che dovrebbe essere l’istituzione “comune” attraverso un suo rappresentante. Così come se tu volessi informarti sul grado di assenteismo del personale comunale. Oggi, riguardo a quest’ultimo caso, per effetto di una legge voluta da Brunetta la cosa è possibile. Ti colleghi al sito internet del comune e puoi sapere com’è l’andamento delle assenze mese per mese. Se tu hai bisogno di sapere quanti litri di gasolio ti restano in cisterna non lo chiedi al sindaco, è chiaro!
Sui dati della raccolta differenziata il sito internet del comune è muto.Tuttavia in questi giorni l’informazione la sta facendo il sindaco, attraverso la stampa. Sta sgomitando a destra e manca. E poi arriverà il bolcom. Giusto, perché è giusto essere informati.
Tre domande al sig. sindaco sulle quali vorrei che anche tu, cittadino lozzese, riflettessi:
- Perché, caro sindaco, non ci hai informati con la stessa foga anche per il 2007 quando la raccolta è stata tale da farci guadagnare la prima maglia nera in Veneto (peggior comune cadorino)?
- Perché, caro sindaco, non ci hai informati con la stessa foga anche per il 2008 quando la raccolta è stata tale da farci guadagnare la seconda maglia nera in Veneto consecutiva (peggior comune cadorino)?
- Perché, caro sindaco, non ci hai informati con la stessa foga anche per il 2009 quando la raccolta è stata tale da farci guadagnare la terza maglia nera in Veneto consecutiva (peggior comune cadorino)?
Eh sì, se il ministro Brunetta avesse obbligato le amministrazioni a comunicarci il grado di raccolta differenziata in quegli anni, oggi noi cittadini lozzesi potremmo dire che la maglia nera è stata anche colpa nostra, invece questo tenebroso fardello cade tutto e solo sul nostro sindaco che di tutto ciò non ha mai fatto parola, ne la fa tutt’oggi (anche se qualche generica ammissione di colpa sta lentamente maturando).