Terza maglia nera a Zozzo di Cadore: «Sarà duro ripetersi, ma ce la metteremo tutta!»
«Toc tooc. Sono una delibera della Regione Veneto. Devo certificare che anche per il 2009 Lozzo di Cadore è … Zozzo di Cadore». Cambia leggermente la mappa dei cattivi. Quest’anno siamo in compagnia di Perarolo. Qui la delibera della Regione Veneto e qui il file pdf con la lista completa dei comuni. (Grazie al dott. Attilio per l’ispirazione del titolo).
Lasciatemi fare una considerazione. Dov’era il nostro autorevole sindaco quando Lozzo stava diventando Zozzo? Devo rilevare che, per quanto strano possa sembrare, la frequentazione degli ambienti del BIM Consorzio può rallentare, anche sostanzialmente, la reattività dei soggetti coinvolti.
Prendete Piccoli, presidente dell’ente. I sindaci bellunesi l’hanno riconfermato all’unanimità alla guida e lui cosa fa? Non si accorge (ma neanche durante il primo mandato) che una costola dello stesso ente, la BIM Gsp, con un suo presidente in testa, sta facendo un “buco nell’acqua” di 50 milioni di euro. O se lo sa tace, come sta tacendo adesso che Bottacin ha dato una rimestata alla faccenda.
Prendete il Nostro: consigliere del BIM-Consorzio e presidente di vallata, non si accorge che Roccon-Gsp sta scavando il buco nell’acqua e non si accorge nemmeno che Piccoli … non si accorge (scusate le ripetizioni, ovviamente volute). Ma qui si gioca “fuori casa”. Ma anche nel gioco in casa non è da meno. E’ dentro fino al collo nella faccenda della maglia nera (colpevolmente, per il primo secondo e ora anche terzo anno) e … c’è voluta (a suo tempo, poi si è persa) la minoranza per svegliarlo dal torpore (i cittadini lozzesi infatti non ne sapevano niente).
Sembra però che adesso, in termini di raccolta differenziata, stia tirando la volata a tutti i sindaci del Cadore. Dai sindaco corri, hai dormito fino ad ora, corri che sei primo.