Enfasi fuori luogo
di Cagliostro
L’anonimo autore del Bol-Com, recentemente stampato per i tipi “dell’ Editoriale Palazzo Venzo Snc”, deve essere uomo di buone letture, anche se il suo stile risente chiaramente di forme alquanto barocche e di una ampollosità invero esagerata. L’attacco dell’articolo “Il casermone Soracrepa ritorna di Lozzo” conferma in pieno questo giudizio di critica letteraria. Si può infatti leggere: “Una ventata di soddisfazione ha permeato la Comunità di Lozzo di Cadore a metà Ottobre. Ad alimentarla ed a mantenerla (la ventata?) piacevolmente effervescente fino a che tutti non l’avessero assaporata è stata la notizia scesa da Pian dei Buoi riguardante il casermone Sora Crepa”.
Bella davvero appare l’immagine della ‘soddisfazione’ che diventa ‘ventata’; addirittura elegiaca la prosa, laddove si dice che la medesima ‘ventata’ si mantiene ‘effervescente’ fino a che tutti l’avessero ‘assaporata’. L’aulico ed immaginifico linguaggio ci fa quasi pensare ad una notizia (cosa del campo immateriale) che, a mò di ghibli del Sahara o di slavina di grandi dimensioni, si materializza a mano a mano che procede nella sua folle corsa, scendendo da Mizzoi, per diventare ‘folata effervescente’, “bevuta”- a partire dalla Manadoira- dall’intera, ansiosa comunità lozzese, che da troppo tempo anelava al concretizzarsi dell’Evento. E in questo contesto di spasmodica attesa, il verbo ‘assaporare’ ci stava e ci sta proprio tutto…
Bella dunque l’enfasi dell’innominato autore. Ma il Sapegno avrebbe forse qualcosa da ridire a proposito di critica letteraria. Una tale prosa sarebbe per lui, forse, degna di miglior causa e l’ipocrisia di cui essa (prosa) appare intrisa risulta (sempre agli occhi del Sapegno) vistosamente ridondante. Perché ‘miglior causa’? Perché cantare vittoria in questo modo enfatico, dopo un così lungo e defatigante contenzioso durante il quale gli errori antichi e recenti delle amministrazioni che si sono succedute sono stati davvero macroscopici, appare del tutto improprio, un trionfalismo fuori luogo e fuori tempo massimo, espressione di un certo compiacimento e di una auto referenzialità quanto meno inopportune. Con ciò, ben venga, se così è davvero, la chiusura della controversia, non fosse altro per porre fine agli esborsi per parcelle legali e consulenze varie…
Ma non era il caso di essere forse un pò meno autocelebrativi visto che, conti alla mano, di dissanguamento economico-finanziario si è trattato (al fine di ‘riacquistare’ quel cespite che era nostro e che la dabbenaggine di certi personaggi aveva disposto quale deprecata garanzia ipotecaria a favore dell’ex concessionario…)? Ed il bello è che altre onerosità ci attendono per risistemare il nuovo degrado nel frattempo intervenuto!! Se, con il senno del poi, un elenco delle onerosità fin qui sostenute, dei mancati introiti per tasse, imposte, tributi, interessi moratori, mancata remunerazione del capitale e quant’altro, si facesse davvero con scrupolo, risulterebbe chiaro che la scelta del riscatto non sarebbe probabilmente stata la più opportuna e conveniente per il nostro Ente… E questo elenco sarei pronto a farlo in qualsiasi momento! Tutto quanto ora considerato, a prescindere dalla asserita fine delle ostilità giudiziarie (ma sarà poi così?) che anch’io, ripeto, saluto positivamente. Quello che contesto è il tono artatamente trionfalistico che proprio non ci sta!
Perché prosa intrisa di ipocrisia?
Ebbene, se quanto fin qui detto rasenta comunque una ipocrisia di fondo che nasconde tuttora ai cittadini il vero rapporto costi/benefici insiti nella intera questione, una ipocrisia autentica la si riscontra nel fatto che si parli di “Comunità”, che apparirebbe ebbra di felicità a cotanta notizia!!! Ma quale Comunità? Quella tenuta fin qui ermeticamente all’oscuro di tutte le diatribe, gli errori, i passi falsi, i tentativi malaccorti di mettere toppe che poi si erano rivelate peggiori del buco (ad esempio: citare in giudizio la banca, dopo aver cambiato la destinazione catastale del suolo, per contestare la facoltà di iscrivere ipoteca), omissioni varie, il tutto messo in essere da amministratori insipienti, incapaci, ma bravi solo ad obnubilare i fatti, a tenere tutto ovattato nelle felpate stanze del potere? Se la Comunità fosse stata davvero informata compiutamente, perché il disinteresse regnava e regna sovrano, privo come risulta il Consiglio Comunale della partecipazione popolare? Perché molti cittadini, quelli che si interessano alle vicende del loro paese, hanno plaudito e plaudono a questo Bloz, unico vero strumento di informazione sul campo?
Un altro passo del Bol-Com da commentare è quello, pure pieno d’enfasi, che riguarda il Vice sindaco in contatto telefonico con il suo Capo, impedito a presenziare alla apertura agognata dell’immobile denominato Montiglio. Il contatto è servito a relazionare, minuto per minuto, l’opera dell’Ufficiale Giudiziario incaricato del dissequestro e della prova della chiave magica, di questa specie di ‘apriti sesamo’. Una immagine vicina a quella dell’astronauta che dallo Spazio documenta la centrale di Houston sulle fasi dell’allunaggio. Quando si dice ‘FANTASTICO!’ si è resa compiutamente l’idea!…
NB Ora, dice il sindaco, “cercheremo di eseguire qualche intervento per tamponare la situazione di degrado. Poi in primavera valuteremo le condizioni generali e le prospettive di valorizzazione…”
E qui davvero si farà la nobilitate manfrediana, di questo novello Lacedelli che ha appena scalato il suo K2…