elementi del degrado urbano lozzese: il palazzo Pellegrini-Mubarak – apriti sesamo!
Il degrado non si misura facilmente. Se si confronta con una bidonville Lozzo è un paradiso, se si confronta con Beverly Hills ne esce con le ossa rotte. Ma a noi Lozzo di Cadore piace così com’è. Solo che ci piace anche parlare di questa Lozzo “tutta da bere”.
Ci piace indicare le cose che vanno (sindaco, vice e giunta) e quelle che non vanno (tutto il resto). Nel farlo usiamo una cosa che si chiama testa e che contiene un aggeggio che si chiama cervello. Questo aggeggio, talvolta, dà vita ad opinioni. Queste possono essere condivise o meno. Punto.
Vi sono forme di degrado che sfuggono alla nostra percezione. Il palazzo P-M è una di queste. Non perché sia un olcoloz, valutazione di carattere meramente architettonico, ma perché risulta ancora chiuso, nonostante i 630.000 € della Regione e i 270.000 € del mutuo comunale (questi i dati formali, per quelli reali dovremmo aspettare il 2050, allo scadere del segreto di stato). Chissà cosa mancherà! Non mi pare che nell’ultimo comunicato-comunale il sindaco ne abbia parlato: forse lo farà nel prossimo dispaccio.
Può essere che tutta la cosa sia congelata in attesa di definire la sede della Fondazione Unesco. Intanto l’isola informativa di Caralte è stata avviata mentre per quella di Lozzo, che dovrebbe ospitare un “centro territoriale di accoglienza, promozione e valorizzazione turistico ambientale e culturale“, non se ne sa ancora niente. Speriamo in delucidazioni, attese sempre nel prossimo comunicato comunale.
Nel frattempo, tutti assieme, in uno sforzo esorcizzante collettivo, proviamo a gridare con forza la parola magica: apriti palazzo Pellegrini ….
p.s. immagine di repertorio (marzo 2010)