I problemi dell’autonomia: troppi soldi, i Comuni non li spendono (in Trentino)
L’ho sempre sostenuto: l’autonomia non è una panacea, non tutto ciò che brilla è oro. In poche parole, anche chi è autonomo ed è abituato a questa celestiale condizione, può avere problemi. E non da poco, circa 80 milioni di euro.
Mi chiedo: è un pregio o un difetto della macchina dell’autonomia trentina, imporre alle proprie amministrazioni una così stringente tempistica per la realizzazione degli interventi anticongiunturali (sostegno alla crisi)? Mi spiego meglio: c’è una certa differenza tra discutere sui tempi e le modalità di utilizzo dei soldi stanziati (Trentino) e discutere invece della remota possibilità di poter mai disporre di una quota parte di quei fondi (Belluno).
Io preferisco essere autonomo, avere a disposizione i soldi a sostegno della congiuntura sfavorevole, ed accetto più che volentieri la necessità di doverli investire in fretta.
Non so a voi, ma a me la Provincia Autonoma di Belluno Dolomiti piace.
Tratto da l’Adige del 21.07.2010:
Troppi soldi piovuti troppo in fretta per lavori da compiere in tempi troppo brevi. Sono gli oltre 80 milioni di euro stanziati nell’aprile dell’anno scorso dalla giunta provinciale a favore dei Comuni trentini nell’ambito delle misure anticongiunturali adottate per affrontare la crisi economica. I soldi erano stati stanziati in forza di un articolo inserito nella legge finanziaria varata in sede di assestamento di bilancio: «La Provincia – vi si diceva – concorre al finanziamento delle opere e degli interventi anticongiunturali dei comuni mediante un apposito fondo straordinario alimentato da stanziamenti a carico del bilancio provinciale. Il fondo è destinato a finanziare con priorità le opere e gli interventi che possono essere avviati entro i termini fissati dalla Giunta provinciale. Il mancato rispetto di questi termini comporta la revoca del finanziamento e il contestuale reintegro del fondo per il finanziamento di altre opere o interventi». I lavori dovevano essere consegnati entro il 31 luglio 2009 e conclusi entro il 30 giugno scorso. Ebbene, per ben 146 opere pubbliche le amministrazioni comunali hanno chiesto e ottenuto dal servizio autonomie locali della Provincia una proroga per concludere i lavori.[…]