Caro Sindaco, spiega alla gente di Lozzo perché non pubblichi via internet i vostri atti amministrativi
Caro Sindaco,
le tue doti di persona democratica e pia sono note a tutta la popolazione. Non ti dovrebbe quindi essere molto difficile scrivere un nuovo bolcom, di cui ti suggerisco immediatamente il nome, “deliberino”, nel quale spiegare a tutta la gente di Lozzo quale sia il recondito motivo che ti guida nella tua democraticissima scelta di …
non pubblicare su internet i contenuti delle delibere di giunta, di consiglio e le determine di spesa!!
E’ già, caro cittadino comune! Il primo cittadino, colui che dovrebbe fornirci, oltre ogni ragionevole dubbio, esempio di democraticità e democrazia, finora ha fatto di tutto per “nascondere” (agli internauti) gli atti deliberativi di questa amministrazione. Spiego. Gli atti, lo sappiamo, vengono pubblicati in forma cartacea all’albo pretorio per una quindicina di giorni (forse), lo pretende la legge.
Ma siccome siamo nel 2010, la mia idea di democrazia la devo rapportare al momento storico in cui vivo, e quindi pretendere, è davvero il minimo, di avere online tutta la documentazione che mi permette di tenere sotto controllo “la banda che amministra”, di qualsiasi colore ed espressione essa sia.
Noi cittadini, al momento del voto, quando concediamo la nostra preferenza ad un gruppo di persone, non concediamo loro anche una delega in bianco su cosa fare e non fare. Le promesse (non quelle che vi hanno fatto per scopi personali, ma quelle che hanno valenza sociale), per belle che siano in campagna elettorale, devono essere costantemente controllate e verificate. Sappiamo benissimo che in 5 anni di amministrazione si possono cambiare molte giacche, e non solo per scalare le poltrone (remunerative) della politica.
Un provvedimento a valenza nazionale, (legge 18 giugno 2009), valido dal 1° gennaio 2010 ma in fase di proroga fino al 1° gennaio 2011, per chi ne vuole approfittare, obbliga le amministrazioni (le obbligherà tutte dal 1° gennaio 2011) a pubblicare su internet gli atti della loro azione amministrativa. Secondo voi, la levatura democratica del nostro sindaco, ha fatto in modo che a Lozzo le delibere siano finalmente pubblicate su internet, senza indugi, permettendo così a noi cittadini di poter controllare più da vicino il loro operato (come previsto in tutte le democrazie) ? La risposta è NO! Categoricamente NO. Verrebbe da pensare che abbia qualcosa da nascondere.
Il sindaco ha quindi fatto (politicamente) una figura veramente poco edificante. Perché nel frattempo, Per la Gente di Lozzo, che ha più volte chiesto in Consiglio alla maggioranza di attivare questo servizio (che non costa nulla), alla fine ha dovuto sostituirsi al sindaco e fornire a tutti noi, anche quelli che non l’hanno votata, la pubblicazione degli atti amministrativi su internet.
Il sindaco (con insolito acume politico) ha deciso di continuare a sostenere (sempre politicamente) questa figura veramente poco edificante, aderendo alla proroga che consente alle amministrazioni impreparate (ma non è il caso della nostra che pubblicava le delibere già nel 2003-2004) di posticipare la pubblicazione al 1° gennaio 2011. Cosa vana visto che le delibere sono online (di giunta e di consiglio), come necessità democratica, sul blog di Per la Gente di Lozzo.
Suvvia quindi, sindaco, spiega ai tuoi cittadini su quali solide basi democratiche hai stabilito che è democraticamente conveniente tenerci all’oscuro delle attività amministrative da voi prodotte e che ci vedono coinvolti , come cittadini, fino al collo. E non venirmi a dire che pubblichi le delibere cartacee all’albo, credendo che questo possa giustificare le tue penose scelte. Se vivi il momento storico del 2010 come tutti noi, allora devi darci risposte in relazione allo stato pubblico delle delibere via internet. E’ questo quello che conta oggi. Prova a spiegarcelo.
P.S.: la mia convinzione personale, nota da tempo, è che tu fai parte di quei “trogloditi della politica” che sono ancorati ad un’idea di democrazia per la quale meno informazioni si danno al volgo e meglio è. Ma non è a me che devi spiegare queste cose, ma a tanti altri cittadini che, pian pianino, iniziano a chiedersi, in relazione alla pubblicazione delle delibere su internet, PERCHE’ NO?
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