Il punto di appoggio di Col Ciampon
C’è un filo conduttore che lega il punto di appoggio di Col Ciampon al Parco della Memoria di Pian dei Buoi: ambedue, insieme ad altri luoghi, hanno fatto parte del progetto Interreg 2000-2006 “I luoghi della Grande Guerra in provincia di Belluno”. Esaurito l’intermezzo istituzionale, c’è un secondo filo conduttore che lega i due luoghi: l’intervento dei volontari che hanno dato continuità e profondità al progetto di recupero.
A Pian dei Buoi avevo progettato almeno tre interventi di ripristino di postazioni che includevano la ricostruzione delle medesime con la tecnica del blockhaus, similmente a quelle che si possono osservare a Col Ciampon. Ma i tacchini le aquile assise a suo tempo sugli scranni di Palazzo Venzo*, in una loro planata di rara lungimiranza, presero la decisione di mettere fine allo sviluppo del Parco della Memoria: dieci anni di abbandono, dieci anni mandati in mona.
A Pian dei Buoi, di certo, prima di pensare ai blockhaus bisognerà ridare dignità al Parco: ma per scoprire la magia di certe ricostruzioni vi basterà fare un salto a Laggio, sul Col Ciampon.
*(per i diversamente lozzesi, trattasi della sede municipale)