Lozzo di Cadore Dolomiti (12 anni dopo)
Nel programma elettorale di Ripartiamo Lozzo c’è anche questo: Aggiornamento della cartellonistica per le indicazioni turistiche e per l’ingresso del paese. Bene che se ne ritorni a parlare. Niente di rivoluzionario oggi come non era niente di rivoluzionario nel giugno del 2009, allorquando presso l’Auditorium questo tipo di tabellazione fu presentato ai cittadini come programma elettorale di Per la Gente di Lozzo.
Niente di rivoluzionario, certo, però con un elevato valore “simbolico”. Approfitto per segnalare ciò che avevo evidenziato a suo tempo, e cioè che oltre al messaggio di benvenuto andrebbe veicolato anche quello della dolomiticità e, soprattutto, della ladinità di queste valli.
(uno dei punti programmatici era infatti: predisporre ed installare due tabelloni di benvenuto alle entrate del paese in cui siano chiaramente espressi i concetti di ladinità e di appartenenza alle Dolomiti)
Il giorno 1 di agosto del 2011 Per la Gente di Lozzo presentò una mozione dal titolo “Installazione pannelli di accoglienza e promozione turistica” che si può leggere a questo indirizzo. Come per altre iniziative suggerite alla maggioranza di allora, la medesima si produsse in un roboante ci abbiamo già pensato noi: infatti, coerentemente, nulla è stato fatto al riguardo.
Ribadivo allora, come ribadisco ora alla nuova amministrazione, la necessità di non perdere di vista l’insieme dei “messaggi”: benvenuti a Lozzo, paese di “quello che sarà”, e Lozzo paese ladino e dolomitico (da veicolarsi con due diversi pannelli, come sarebbe meglio, o con un unico pannello che li comprenda assieme). Al riguardo, per i nostalgici, Lozzo di Cadore Dolomiti (2009), Lozzo di Cadore Dolomiti (due anni dopo) (2011).
Da quel 2009 sono passati solo 12 anni: come diceva il Nino nazionale, per restare in ambito ladino, fusse che fusse la vorta bbona?