ANCHE A LOZZO ESISTE “L’UOMO NERO”?
di Giuseppe Zanella
Che nelle campagne elettorali si usino sistemi ‘poco puliti’, da parte di gente priva di etica pubblica e di dignità politica, al fine di far prevalere i propri punti di vista ed i propri inconfessabili interessi è cosa che verifichiamo ogni giorno e ad ogni livello. Le “fake news” sono ormai il pane quotidiano di certi ‘parvenu’ che vivono e prosperano nell’ambiente politico nazionale e perfino locale. Basti citare le polemiche fastidiose sui vaccini ed ora anche sui “green pass”. Tutto è ammesso pur di racimolare qualche consenso in più da acquisire alla propria fazione. Manipolare le frange vocianti, protestatarie e, per fortuna, comunque fortemente minoritarie della nostra società è diventato il vero sport nazionale di leader alquanto impresentabili.
Si abusa spesso della parola “libertà” e non ci si accorge nemmeno di quanto si equivochi sul suo significato e quanto ci si contraddica con disquisizioni improbabili sul suo esatto valore, il tutto con argomentazioni prive di ragionevolezza e di un ‘substrato’ giuridicamente valido ed appropriato. Siamo, insomma, in campagna elettorale fatta senza esclusione di colpi da una classe politica di bassa qualità che antepone sempre l’interesse di parte a quello autentico e generale della comunità. Spesso, nella foga della polemica, l’uso di argomentazioni astruse appare alle volte perfino controproducente solo che si pensi ad una mente minimamente lucida e raziocinante. Dicevo che questo si verifica a tutti i livelli; tralasciamo le citazioni di chi si è improvvisato, da politico di non eccelso valore, in virologo od immunologo che confuta la Scienza ed i suoi esponenti più qualificati e di fama indiscutibile.
Qui dobbiamo parlare di etica e di dignità politica locale in relazione alla prossima tornata elettorale che riguarda anche il nostro comune. E’ un argomento che ho trattato in data 7 Agosto scorso (vedi articolo “Quale futuro si prospetta per Lozzo e per la Montagna?”) ed anche in data 26 Agosto u.s. (vedi articolo “Si tratta di improntitudine o di dabbenaggine?”), entrambi consultabili su queste stesse pagine. E mi domandavo e chiedevo quali fossero le ragioni alla base dello strano comportamento della vecchia lobby, quali i motivi dei discorsi alquanto contraddittori che avevano, alla fine, portato alla rinuncia alla competizione elettorale. Prima tali esponenti si erano dichiarati disponibili a scendere nuovamente nell’agone, poi c’era stata una parentesi di tentennamento, poi vennero lanciati appelli agli elettori per “una spinta finale”, dopo di ché si espresse rammarico per la mancanza di interesse della cittadinanza per la conduzione della Cosa Pubblica trincerandosi in un “NI” poco possibilista; alla fin fine tutto si concluse in…“un nulla di fatto”. Forse la ragione vera della rinuncia stava e sta molto semplicemente nel non essere riusciti a racimolare una decina di nominativi per partecipare alla competizione…
Ebbene, mentre ci si avvicina alla fatidica scadenza del 3-4 Ottobre, mi giunge notizia che qualche cosa di losco starebbe avvenendo in paese. Vistisi nella così detta “mala parata” (mi si perdoni l’uso non originale della espressione), ora una “Anima Nera” starebbe sobillando giovani e meno giovani a disertare le urne per non far scattare il quorum (40% meno il corposo numero degli iscritti all’AIRE), con la conseguente permanenza per un altro anno del Commissario e con la promessa che “l’Uomo Nero” si candiderebbe con i suoi accoliti nel 2022. Il tutto con lo scopo precipuo di cogliere fra un anno il favore dell’elettorato, a quel punto stressato da ben tre tentativi andati a vuoto. Sembra proprio che tale personaggio stia facendo opera di persuasione in grande stile… Ma, allora, perché non presentarsi ora? C’è forse qualche cosa di “misterioso” che sconsiglia di presentarsi in questa tornata, tanto da suggerire di lanciare la palla più in là nel tempo al fine di seguire il detto manzoniano del “lenire, sopire, e far dimenticare”qualche cosa di recondito e forse ora indecifrabile ai più?
Speriamo e ci auguriamo che queste siano solo supposizioni dettate da una certa logica consequenziale e che le cose non trovino mai riscontro alcuno in fatti negativi concreti e reali… Sono comunque tante le domande che frullano nella testa di non pochi cittadini ma ogni quesito viene postergato a dopo il 4 Ottobre p.v.. Per intanto, noto amaramente che a Lozzo, a mio modesto parere, vige sempre, da parte di qualche demiurgo in possesso del delirio di onnipotenza, il sistema poco trasparente di operare dietro le quinte per riaffermare la propria nomea di deus-ex-machina della miserabile politica locale durata ormai per troppo tempo. Qualcuno, molto tempo fa, parlò di ‘politica turpe’ evocando i metodi e la memoria di un tristemente famoso gerarca, campione di non trasparenza, il cui nome faceva: Reinhard Tristan Eugen Heydrich.