Turismo-Italia: ‘stamo in una bote de fero!’
Se sei di natura un coglione e vuoi andare in vacanza da qualche parte la prima domanda che ti fai, in chiave coronavirus, è: qual è il posto più sicuro? Oppure, qual è quello meno a rischio? Ma questa domanda te la fai anche se sei uno bravo. Sicché, se tanto mi dà tanto, non siamo messi proprio da dio. Nella classifica europea delle “Safety countries”, come da copione (nel senso che di solito siamo agli ultimi posti), l’Italia si trova al 32° posto su 33 (nella classifica mondiale non siamo tra i primi 40).
Per trovarci al primo posto… ehm… dobbiamo dare una occhiata all’altra classifica, quella del “Risk ranking“, dove orgogliosamente deteniamo il primo posto… al mondo. Fortuna vuole che Spagna e Francia siano rispettivamente al quarto e quinto posto.
E’ un peccato perché tale Vantaggi, direttore del Consorzio DMO Dolomiti, aveva delle idee meravigliose sullo spacciare le vette dolomitiche, già salubri-incontaminate-più-belle-del-mondo-e-così-spero-sia-di-voi, come aree coronavirus-free. Ora si tratterà di capire se i temerari turisti che nel prossimo futuro decidessero di affrontare la ventura di una vacanza, crederanno più a lui o a queste infauste classifiche.
(non so quanto autorevoli siano queste classifiche elaborate dal Deep Knowledge Group, ma le ha segnalate Linkiesta con questo articolo cui rimando)