San Tomaso, escursionista bloccata dagli schianti (su sentiero dichiarato dal Cai percorribile… ma non troppo)
E’ un po’ come l’indicazione per i tempi musicali: allegro ma non troppo. Vediamo.
Nei giorni scorsi quelli del Soccorso alpino l’avevano detto: prima di partire per sentieri consultate il sito del Cai Veneto per verificarne la percorribilità. Non sappiamo se l’escursionista tedesca che, mentre stava percorrendo il sentiero 623 verso San Tomaso, s’è trovata “in mezzo agli alberi abbattuti da Vaia” (dalle cui grinfie è stata tratta in salvo con un verricello di 40 m) abbia consultato il sito del Cai Veneto, ma se l’avesse fatto si sarebbe trovata di fronte alla seguente situazione.
I riferimenti sono al sentiero 623 da Pian Molin – Costoia a Forcella S’ciota che nelle Informazioni percorribilità riporta, con data aggiornata al 03-luglio-2019, la seguente dicitura:
Un classico caso di italianese: lo si dichiara percorribile, tra l’altro in colore verde speranza, e si spiega anche perché lo sia: “perché bonificata la prima metà del tracciato“. Ma il percorribile, nelle intenzioni, non è il sentiero 623 ma “la prima metà del suo tracciato” (questa sarebbe la parte Percorribile…). Poi però ti buttano lì un “da verificare parte alta“, così, sospeso in forma limbica (e questa, col senno di poi, sarebbe la parte …ma non troppo).
(“prima metà del tracciato” e “parte alta” sono categorie dello spirito, che non funzionano molto bene se inserite in uno strumento informativo rivolto all’escursionista. La comunicazione sarebbe stata più efficace, ad esempio, ricorrendo ad un uso appropriato della punteggiatura: “Percorribile, perché bonificata, la prima metà del tracciato””; meglio ancora: “Percorribile la prima metà del tracciato (perché bonificata)”, ancorché il sapere che è stata bonificata non aggiunga nulla all’informazione)
Nel caso di specie un papuano (abitante della Papua Nuova Guinea) avrebbe scritto “percorribile da lì a là” (magari mettendoci una quotina: quelle cose che servono ad indicare l’altezza sopra il livello del mare); aggiungendo “lo stato di percorribilità della restante parte del tracciato non è al momento conosciuto”.
Il sentiero 623, Pian Molin – Costoia / Forcella S’ciota, un sentiero percorribile… ma non troppo!
ESCURSIONISTA BLOCCATA DAGLI SCHIANTI
SAN TOMASO Ieri attorno alle 17.30 un’escursionista tedesca di 49 anni ha contattato il 118, poiché si trovava in difficoltà, dopo una lunga camminata. Partita da Rocca Pietore, la donna era salita al Sasso Bianco, aveva svalicato e stava percorrendo il sentiero numero 623 verso San Tomaso Agordino, quando si era trovata in mezzo agli alberi abbattuti da Vaia e non era più stata in grado di procedere, molto affaticata dal lungo tragitto appena superato. L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è quindi intervenuto e, dopo averla individuata in località Marzola, la ha recuperata con un verricello di 40 metri per trasportarla a valle. Preallertato il Soccorso alpino della Val Biois. (Radiopiù)