adesso ve lo posso dire: sono una spia russa
Lo ammetto: sono una spia russa. Neanch’io so più da quanto. Un’eternità, credo. Dovrei consultare il cip sottopelle che m’hanno messo quella volta. Nel mio piccolo ho contribuito alla vittoria del NO al referendum dello scorso anno. Ebbene sì, ho dato una mano a zio Vlad. Ho condizionato il voto dei taliane. Se seguite questo tag, iovotoNO, troverete tutti i post che ho scritto al soldo dei russi. Non sono il frutto delle mie convinzioni, ma il risultato del reiterato abuso cui gli spin doctor russi mi hanno costretto fin da infante.
Le prove? Una cantina zeppa di damigiane di vodka, rubli che escono dalle fottute pareti, ma, soprattutto, una bambola gonfiabile made in Vladivostock: la puoi prendere a calci e sberle, la sbatti di qua e di là, la monti tutto il giorno e non si sgonfia di un centimetro cubo. Così resistenti, le fanno solo in Russia. Dasvidania.
(e comunque, quelle teste di cazzo quei cialtroni del centro studi confindustria con il loro -4% di PIL, -17% investimenti, -600mila posti di lavoro, paese in recessione dal 2017 se l’Italia dice NO… poveri dilettanti!!)