turismo in Italia 2016: meno treno (da 7,4 a 6,6%) e più auto (da 73,4 a 76,5%)
L’Istat dice che al turista il treno non piace granché. La trenaglia è in calo, 2016 su 2015, sia nei viaggi per lavoro che per vacanza (da 35,6 a 28,6 per lavoro, da 7,4 a 6,6 per vacanza, dati percentuali). In totale i viaggi in treno passano dal 12,2 % nel 2015 al 9,8% nel 2016. I tromboni del treno possono iniziare a trombare.
Calma, il Treno delle Dolomiti è altra cosa. Va infatti considerato che la morfologia montana si addice perfettamente all’uso del treno, soprattutto per il trasporto dei viandanti vacanzieri: se sei arrivato ad Auronzo in treno e il giorno dopo vuoi portare le tue terga all’altopiano di Razzo, c’è una fila di dromedari già pasturati che ti aspetta fuori dal saloon: non c’è che da scegliere. Le problematiche legate all’ “ultimo chilometro” apriranno spazi inconsueti allo sviluppo di nuove startappe (la startappa è un po’ più rustica – meno californiana – della startup).
Va detto anche che le sorti magnifiche e progressive cui la ferrovia della Val Venosta sembra votata ci fanno ben sperare. La cosa andrà analizzata con perizia, come consueto (intanto ficcatevi nello studio e valutate cosa dicono gli steicolders di colà, ché io non ho ancora potuto).