Tanto fumo e pocio rosto: qualità dell’aria a Santo Stefano di Cadore
Tanto fumo e pocio rosto. Un po’ di Benzo(a)Pirene qua e un po’ di PM10 là (peggio al centro, meglio in periferia). In termini di qualità dell’aria, solo il 12% delle giornate sono da considerarsi mediocri o scadenti. La cappa che si incontrava quest’inverno lasciava presagire dati molto più peggio (sembrava d’essere a New Delhi o a Pechino). Oddio, il benzo(a)pirene è pur sempre na bruta bestia: media di 14 nanigrammi/m3: “Benzo(a)Pirene: la media dei valori riscontrati nel periodo di monitoraggio è stata di 14,5 ng/m3 che indica su base annua il superamento dell’obiettivo annuale fissato in 1 ng/m3″.
QUALITÀ DELL’ARIA. ON LINE I RISULTATI DELLA CAMPAGNA REALIZZATA A SANTO STEFANO DI CADORE (BL)
(AAV), Belluno 29 settembre 2017 – Sono disponibili gli esiti del monitoraggio della qualità dell’aria effettuato nel comune di Santo Stefano di Cadore nel periodo 11 gennaio – 10 aprile 2017. Per l’indagine sono stati utilizzati due mezzi mobili ARPAV posizionati in una zona centrale del paese (Piazzetta dell’Emigrante) e in una zona più periferica (Parco Medola).
Il monitoraggio ha rilevato criticità per il parametro Benzo(a)Pirene. La relazione riassume anche quanto rilevato dai precedenti monitoraggi effettuati negli anni 2008, 2010 e 2016.
I dati meteorologici rilevati nel periodo di svolgimento della campagna attestano la situazione di scarso rimescolamento atmosferico che ha caratterizzato tutto il periodo invernale, con giorni di calma di vento più frequenti rispetto agli anni precedenti, contribuendo a determinare una ancora più scarsa dispersione degli inquinanti atmosferici prodotti.
Dalla relazione in formato pdf:
10 – Conclusioni
Il monitoraggio effettuato a Santo Stefano di Cadore in una zona centrale del paese (Piazzetta dell’Emigrante) e in una zona più periferica rispetto al centro (Parco Medola) ha rilevato, nei primi mesi dell’anno, criticità per il parametro Benzo(a)Pirene e, nella sola Piazzetta dell’Emigrante, anche per le polveri PM10 e il benzene. Questa analisi della qualità dell’aria conferma quanto rilevato dai precedenti monitoraggi effettuati negli anni 2008, 2010 e 2016, evidenziando maggiori criticità nella zona centrale del paese rispetto a quella periferica.Per il parametro Benzo(a)Pirene le medie del periodo registrano concentrazioni molto al di sopra dell’obiettivo di qualità annuale, soprattutto nel sito di Piazzetta dell’Emigrante. In questo sito per le polveri PM10 sono stati rilevati 14 superamenti del limite giornaliero di esposizione di 50 μg/m3 con un valore medio del periodo di 36 μg/m3, al di sotto del limite annuale di 40 μg/m3. Per il benzene è stata rilevata una concentrazione media del periodo di monitoraggio di 5,1 μg/m3, leggermente superiore al valore del limite annuale fissato in 5 μg/m3. Anidride solforosa, monossido di carbonio, biossido d’azoto e ozono si sono sempre mantenuti al di sotto dei limiti di legge per l’esposizione sia acuta sia cronica.
Dall’analisi dei dati meteorologici di questa campagna di misura risulta che il periodo invernale è stato caratterizzato da scarsissimo rimescolamento atmosferico con giorni con calma di vento molto più frequenti rispetto agli anni precedenti, contribuendo a determinare una ancora più scarsa dispersione degli inquinanti atmosferici prodotti. La valutazione dell’Indice di Qualità dell’Aria (IQA), limitatamente ai parametri che lo compongono, applicabile solo per la posizione di Piazzetta dell’Emigrante, può dirsi abbastanza soddisfacente.
Come sintesi finale di valutazione dei dati è stata elaborata una scheda riassuntiva dello stato di qualità dell’aria riferita ai periodi di monitoraggio e a tutti i parametri rilevati per ciascun sito. Nella scheda sono riportati i parametri misurati e il relativo giudizio sintetico riferito ai limiti previsti dal D.Lgs.155/2010.