Prau, moglie di Prou, madre di Preu…
Le tabelle, aaaah, le tabelle. Una sorta di sapere cristallizzato. E’ vero: “chi fa, falla”, ma c’è anche “chi la fa, la fa”.
Che facciamo, compriamo una vocale?
Questa dev’essere tutta roba indigena. Chi avrà fatto la correzione dei testi (prima) e la verifica dei testi (dopo)?
il comune di Pozzo o l’Unione Montata del Contro Calore?
(dai che c’è andata di culo: almeno il contorno non zoppica; se fosse stato “In Muntan Baik nel Quore del Cadore” avremmo potuto chiamare la Cnn e presentare le pirle del sorgo ooops, le perle del borgo all’attenzione del mondo)
Comunque, non rinunceremo mai a “un da Prou à dou n pui a un da Loze“, che resterà tale nei secoli dei secoli.
(dal brente dei Danela)
(foto per gentile concessione di un viaggiatore solitario)