Dolomiti Unesco: visitdolomites.com (e poi muori)
I sodomitici hanno aperto una nuova vetrina. Innovativa, dicono (te pareva). Spoiler: innovativa un cazvolo (è la solita vetrina, né più né meno). Sulla home ti propongono il gioco dell’oca con street view: chi cavolo vuoi che perda tempo a farsi un giro in giro, lungo i sentieri, con street view? Nessuno: forse qualche giapponese in terapia psichiatrica (non c’è mai modo di capire dove cazzo sei! Per meglio dire, per avere un’idea devi saltare su GMaps: capisci che sei sul pianeta Terra, ma in quanto a oronimi è come cercare un’acciuga nella fossa delle Marianne senza cerini).
E’ talmente innovativo che ti offrono anche la lista dei musei territorialmente appartenenti all’ambaradan. Dei musei dicono che “Curiosando nei loro spazi espositivi si ha la possibilità di scoprire le caratteristiche più rilevanti della regione dolomitica“. Non trovate che sia una figata inimmaginabile?
Tra loro non trovo il Corte Metto di Auronzo: forse che tal museo non offra la “possibilità di scoprire le caratteristiche più rilevanti della regione dolomitica“? Naaaaa! Vi prego, inseritelo: è morbido multitematico! (e non tenete conto del fatto che quelli del Consorzio Auronzina l’hanno chiamato “Museo Palazzo Corte Mezzo“, ché si tratta solo di errore di stumpa).
Il pincionotto “Meteo” rimanda ai servizi meteo autoctoni ivi localizzati là (giusto no?!).
Allo stesso modo, il pincionotto “Prenota” rimanda ai servizi “prenota” autoctoni ivi localizzati là (giusto no?!).
Altra s-figata innovativa, l’elenco di tutti i parchi. Meglio abbondare che deficere. C’è poi la sezione “Dolomiti nel mondo”, che offre la mappa du mundo delle varie associazioni di dolomitikos che, strappati dalla cruda realtà del vivere alle rocce natìe, di esse serbano ricordi, souvenir e gingilli. In pratica, la nostra punta di diamante per quanto riguarda la promozione delle Dolomiti all’estero. Anima e core.
Decisamente meno innovativa la sezione “Media” che propone alcuni video delle Dolomiti, alcuni tipo caramello, altri tipo “non ti scordar di me”, altri ancora tipo “heidi le caprette ti fanno ciao”. Vette espressive mai viste prima.
Veniamo alla sezione “Alta Quota”. Qui sì, si vede l’innovazione. Elenco dei rifugi ricompresi nell’ambaradan (wow). Elenco dei balconi panoramici (ce ne sono solo tre per ora, ma ti cambiano radicalmente la vita). E poi l’elenco delle Alte Vie (1, 2, 3 … n) e degli anelli (e qui si parte per la tangente; non ce n’è per nessuno!).
Segnalo ai diversamente sodomitici che tra gli anelli v’è quello del Popera che, con rara sensibilità linguistica, viene scritto “Anello del Vallòn Popèra”; anche qui vale la classica regola del “dove vai se l’accento non lo sai?” oppure, detto diversamente, se non sei costretto (e qui non lo sei) non accentare. Se proprio volete fare gli sboroni, trattandosi di vallon(e), l’accento sulla “o” va chiuso – Vallón – (ottenibile con la prestidigitazione: tasto alt premuto + numero 162 con tastierino numerico, oppure pronunciando la formula magica simsalamelec).
Chiudo la rassegna con un’anguria sulla torta: cercando “Auronzo” (con l’innovativo tool “Cerca”) potreste capitare su questa pagina oppure su quest’altra (è la stessa pagina con indirizzi diversi). Lasciando stare le descrizioni didascaliche dei vari paesi che uno scimpanzé avrebbe reso con più fantasia, i link dei vari paesi del Centro Cadore (con l’intruso Valle) puntano sempre alla stessa pagina, quella di Auronzo (si tratta del “vecchio sito” che, fatto su alla cazzo allora, continua a presentarsi alla cazzo ora).
Dovreste anche notare le foto orribili-orripilanti che disadornano la pagina (sia quella di base del lago che quelle che si alternano sullo slider); non per i soggetti (che sempre quelli sono), ma per i colori radiantesi, che fareste fatica a percepire nel loro spettro così scioccante anche dopo una scorpacciata di funghi allucinogeni innaffiata da abbondante tequila.
(insomma, un’altra minestra riscaldata: se ne sentiva la mancanza; non oso pensare alla pecunia… investita)