Auronzo di Cadore: latita il venetico, ma anche l’emilico-romagnolo ed il lombardico
Ah, l’italico che latita (evidenziato per il 2016 qualche giorno fa)!
Vediamolo più nel dettaglio: dalle 283.000 presenze nel 2007 alle 208.000 del 2016: meno 75.572 presenze, cioè -26,7%. E il venetico allora? Da 148.000 presenze nel 2007 alle 90.000 del 2016, meno 57.896 presenze, cioè -39,1%. E del calo del venetico si vede un effimero cambio di segno solo tra il 2014 e il 2015, altrimenti sempre giù.
Le regioni che contano (le prime sei coprono l’88% di tutte le presenze 2016) sono tutte in calo tranne il Lazio (che comunque nel 2014 aveva solo il 9,8% in più di presenze rispetto al 2007, anno in cui la squadra della Lazio non aveva ancora iniziato i propri ritiri: lo farà dal 2008).
Effettivamente, la linea blu del Veneto che sprofonda (in ambedue i grafici) fa un po’ rizzare i peli del… braccio. E anche il conseguente calo italico (rappresentato in tabella ma non nel grafico). I video di presentazione mandati in onda su Antenna 3 non hanno portato alcun beneficio; magari sono serviti a contenere l’esodo (ma non siamo in grado di saperlo e, comunque, sarebbe solo il segno dell’inizio della fine). Forse bisogna martellare di più. Chiedere agli dei una stagione migliore? Per l’inverno certamente si, ma dell’estate non ci si può lamentare (forse un pelino a luglio).
Sicché? Che fare (si chiedeva Lenin)? Non puoi contare sull’alemanno, il polacco ed il ceco per colmare interamente questo baratro!