LETTERA APERTA AD UN POVERO UOMO
di Giuseppe Zanella
Mi vedo costretto a scriverti dopo la tua ennesima lettera anonima carica di epiteti, contumelie ed offese irripetibili verso la mia modesta persona, ma ora coinvolgenti anche la mia famiglia. Il tuo comportamento così ‘coraggioso’, così ‘virile’, così ‘leale’, così da ‘persona per bene’ ha destato in me un misto di sentimenti: da un lato, ammirazione per i tuoi (supposti) ideali e motivazioni che ti spingono a dedicarmi la tua così squisita attenzione, dall’altro la sensazione che io non meriti di essere entrato così in profondità nei tuoi pensieri, tanto da dedicare tutte le tue profonde argomentazioni dialettiche ad un interlocutore della mia infima caratura.
Chi ha la pazienza di leggere queste povere righe, vergate sull’onda emotiva di essere così ben considerato da cotanto personaggio al punto da meritare di ricevere una lettera così affettuosa e gentile, seppur sotto “mentite spoglie” come si usa dire, capirà benissimo il sarcasmo, invero assai macabro, che sono stato costretto ad usare nei confronti di un povero uomo, evidentemente malato. Già in passato lo stesso soggetto ebbe l’amabilità (si fa per dire) di rivolgersi a me con le stesse modalità e con espressioni similari… Capendo di trovarmi di fronte ad un derelitto con seri problemi esistenziali (e relazionali con il prossimo), mi astenni allora dal dare udienza e seguito a comportamenti che potevano – e possono – suscitare solo compatimento e cristiana commiserazione.
Ora, però, la cosa sta debordando ed i limiti di accettazione sono stati abbondantemente superati da un frasario che arriva a coinvolgere anche i miei affetti, e questo, per me, è inaccettabile sotto ogni profilo, a prescindere dallo stato della psiche del soggetto in questione. A costui mando un chiaro avvertimento: credo di sapere chi tu sia e ti invito a riflettere molto prima di continuare nei tuoi deprecabili comportamenti. So anche di non essere il solo fatto oggetto delle tue malefiche missive. Sono in corso indagini sulla tua persona e perizie con tecniche che tu neanche immagini. Se presto riceverai un avviso di garanzia, non pretendere poi che io usi la commiserazione fin qui avuta nei tuoi riguardi. Accetta un amichevole consiglio: fatti curare e rivolgi i tuoi interessi a cose commendevoli, non a comportamenti così squallidi e riprovevoli. Uomo avvisato…
Un pietoso saluto.