una barzelletta dal Trentino…
Sulla prima pagina del Trentino Quotidiano di due giorni fa questo titolo:
Hotel, quanti milioni in fumo
Tanti alberghi falliti nonostante i contributi della Provincia
Platealmente ridicola una frase nell’articolo online (neretto nostro), laddove si fa riferimento alle casse della Provincia oggi tartassate da Roma: se so’ scordati d’aver munto l’italica vaccona per decenni. E anche ora nessun indizio sul fatto che godano, rispetto alle sorellastre ordinarie, di privilegi scandalosi (lo scandalo, sia chiaro, è che a goderne siano solo le speciali!).
Che triste destino, quello di essere tartassate dalle continue richieste di Roma (se solo penso alla blindatura che i furbastri, autonomisti col culo degli altri, avevano confezionato tra le pieghe della deforma costituzionale, mi viene uno s-ciopone…).
Una pioggia di soldi a fondo perduto. Negli anni scorsi le ricche casse della Provincia, che ancora non erano tartassate dalle continue richieste di Roma di partecipare al risanamento finanziario, hanno contribuito non poco a costruire, ristrutturare e ampliare le strutture alberghiere della Provincia.
Chi ha confezionato l’articolo deve aver avuto un attimo di pudore se è giunto a scrivere:
Una pioggia di soldi che ha rischiato di alterare le leggi del mercato e della concorrenza e che, talvolta, è caduta anche su chi non aveva gli strumenti per reggere la sfida.
Non che pensasse a noi, area de-vasta-ta di Belluno, riferendosi all’alterazione delle leggi di mercato e della concorrenza, no, pensava al circo barnum trentino; ma almeno, pur pensando ai casi suoi, ha dimostrato di avere coscienza delle storture che quella (e tante altre) pioggia di soldi porta con sé.
Una amara barzelletta e poco più (amara per tutti i bellunesi, amarissima per i nostri albergatori: ma ce ne sono ancora?).