un uomo di Chiesa non può essere intercettato senza che il Vaticano lo sappia
Oggi usciamo dal pollaio lozzese per andare a dare un’occhiata nel porcile italiano.
Riprendo dal blog Byoblu di Claudio Messora
Il comma 24 dell’articolo 1 del ddl intercettazioni, approvato in commissione Giustizia del Senato, stabilisce che “se un pubblico ministero intercetta o indaga un uomo di Chiesa deve darne immediato avviso al Vaticano”.
Insomma, con l’approvazione del DDL Intercettazioni, la storia della cricca forse non sarebbe mai stata scritta. I giudici che intercettavano Anemone si sarebbero imbattuti nel cassiere della cricca: don Evaldo Biasini. Avrebbero quindi chiamato Joseph, che avrebbe sculacciato don Evaldo, che l’avrebbe detto ad Anemone, che avrebbe avvertito Balducci e tutti gli altri di stare accorti perché avevano la giustizia alle calcagna. Nessuno avrebbe organizzato festini per Bertolaso, nessuno avrebbe comprato case a Scajola, almeno fino a quando la talpa ecclesiastica non li avrebbe informati che il limite dei 75 giorni di intercettazioni era stato superato, e dunque potevano tornare tutti a delinquere allegramente.
Vi lascio il piacere di finire l’articolo, se ne avete voglia, direttamente sul blog Byoblu.
Voi non lo sapete ma è stato il caro Joseph a volere che a Loreto venisse realizzata la pista col pit-stop. Quando lo scandalo dei preti pedofili sarà svanito, Joseph ha in animo di compiere, a piedi scalzi, il circuito di Loreto per 100 volte. Ciò fatto, i peccati dei pedofili saranno cancellati per sempre dalla faccia della Terra. L’unico rammarico è che dovrà farlo sotto il sole; alberature, nonostante l’impegno del sindaco, non se ne vedono (non ancora perlomeno).
Dal Gazzettino del 17 giugno 2009:
Un altro progetto, che speriamo si concluda entro agosto (2009), comprende la valorizzazione dell’area circostante il santuario della Madonna di Loreto, in cui saranno installati vari pannelli geografici, storici e naturalistici ed un’alberatura particolare dedicata a Papa Benedetto XVI, che visitò la storica chiesetta di Lozzo durante la sua ultima vacanza in Cadore».
P.S. Per quelli che sostengono che stia facendo campagna elettorale per le prossime elezioni amministrative. Non sono un Einstein (prof+milit), ma se volessi candidarmi a sindaco, secondo voi, mi metterei contro tutte le numerose pecorelle che si sentiranno amareggiate da questo articolo? E che dire dell’Alpe, un serbatoio di voti che andrebbe coltivato a dovere, e che invece considero (socialmente parlando) “sembola pa le pite”? E poi la striscia tricolore … NO, NO!