il convoglio ‘Dolomiti express’ e il teletrasporto Venezia-Dolomiti
Quesito a carattere turistico-ferroviario di qualche giorno fa tra le righe di un articolo del Corrieralpi (argomento che, per altri versi, abbiamo già affrontato qui):
CORTINA. I milioni di turisti che arrivano in stazione Santa Lucia per visitare Venezia, se trovassero un treno confortevole con destinazione le Dolomiti, non si concederebbero una giornata a Cortina o sulle Tre Cime?
Risposta che diamo noi (che non siamo esperti): allo stato…
NO!
Invece, l’esperto dice che (grassetto nostro):
Giuliano Vantaggi, esperto di marketing turistico, ritiene senz’altro di sì ed ecco perché al convegno di oggi, a Venezia, sulle prospettive del treno delle Dolomiti, anticiperà addirittura il nome di battesimo per questo convoglio, “Dolomiti express”, appunto, e non tanto “Treno delle Dolomiti”. […]
Perché no, secondo noi (che non siamo esperti)? Perché la permanenza media di un turista che sceglie Venezia, oggi, è di 2,21 giornate (presenze 2015 = 10.915.894, arrivi 2015=4.923.881 per STL Venezia).
A meno che non si doti la città lagunare di nuclei di teletrasporto in stile Star Trek, è difficile ipotizzare che un turista che si concede 2,21 giornate per visitare Venezia ti dia anche la soddisfazione di “dolomitare”.
Tenendo conto, peraltro, che anche nel caso fossimo dotati di teletrasporto, ai fortunati, ricomposti in cima al Pelmo (per dire), dovresti togliere la benda, fargli dire UAU! (se il tempo è bello, ché se è brutto non si vedrebbero neanche la punta del cazzetto nel caso gli scappasse una pisciatina), farli riprendere dall’immancabile vista mozzafiato (sempre con tempo bello) e rimettere tosto la benda per il teletrasporto di ritorno in laguna.
Diversamente dovresti chiedere loro (che sono venuti a Venezia per vedere Venezia) di rinunciare completamente a Venezia (e la cosa non ci pare realisticamente possibile, tanto più che l’85% di loro è straniero).
Per fare le nostre brevi considerazioni noi (che non siamo esperti) ci siamo riferiti ai dati relativi ai turisti “veri” (cioè quelli che dormono almeno una notte). Ovviamente sappiamo (anche se non siamo esperti) che a Venezia circola molta più gente: sono gli escursionisti che, per definzione, a Venezia non ci dormono. Capite quindi che se il teletrasporto per e da le Dolomiti è cosa già critica per chi si ferma 2,21 giornate di media, lo sarebbe ancor di più per chi “morde e fugge”.
(la cosa potrebbe avere qualche chance in più (di zero) rivolgendosi ai “balneari”, quelli che vengono per arrostirsi al sole e che si fermano qualche giorno in più (6) ma, verosimilmente, non passano per la stazione di Santa Lucia e quindi bisognerebbe andarli a prendere di peso sullo sdraio: provare per credere)
(l’articolista si concede qualche altra licenza poetica costellata da numeri stravaganti che, semmai, puntualizzeremo in seguito)
(naturalmente nessuno vieta di pensare al confezionamento di pacchetti Venice&Dolomites, o anche OnlyDolomites, ma allora tutta la cosa si farebbe ben più a monte della “stazione di Santa Lucia”… nevvero?)