incendi boschivi sulle Dolomiti: il lanciafiamme no eh?
Quindi sembrerebbe che, per l’Ansa, – “a rischio” – siano i fiammiferi, i mozziconi e i fochi d’artificio (per San Silvestro). E il ragionamento non è poi sbagliatissimo, se solo pensiamo che il fiammifero – esso stesso – è a rischio d’incendio (in realtà lo si fa apposta perché si incendi, a comando, per poi trasmettere l’incendio ad altre cose incendiabili).
E i mozziconi, ovvio, dovete pensarli ancora accesi (il mozzicone, di per sé, non ti dà alcuna garanzia d’essere acceso, anzi: il significato di mozzicone si riferirebbe, piuttosto, a un pezzo che ha finito di bruciare). Insomma, quando “possono provocare” (come nel caso d’incendi), i fattori sono “di rischio” non “a rischio”. Sarebbero “a rischio” se subissero.
In ogni caso, oltre alle cause citate, è opportuno ribadire al volgo che non si devono accendere fuochi (ché, se lo fai con la pietra focaia al posto del fiammifero, il problema non svanisce mica eh). E i piromani, è opportuno che se ne stiano a casa. E così i militari (con le loro esercitazioni di tiro). I fulmini in questa stagione non dovrebbero impensierire. Non lasciate fondi di bottiglia in giro, e men che meno lenti d’ingrandimento (io ne porto sempre una con me). E voi, macchinisti ferrovieri, piano coi freni in aperta campagna.
E il lanciafiamme, certo, lasciatelo in garage (almeno fino al rientro del pericolo).