senatrice trevigiana smonta il progetto del ‘Treno delle Dolomiti’
Nello stesso articolo nel quale la piddina trevigiana Rubinato immagina di cogliere l’occasione del centenario della Prima guerra mondiale per sfondare verso l’Austria col trenino delle Dolomiti (coinvolgendo nell’opera i puster preventivamente inebriati a suon di boccaloni di birra, speck e jodel), l’anch’essa trevigiana senatrice piddina Puppato smonta il progetto del trenino.
Non è proprio lei “che smonta”: è l’articolista che, con larga fantasia, dota la senatrice di cotanta fermezza e potenza d’atto. Basta la parola:
[…] La senatrice trevigiana smonta anche il progetto del Treno delle Dolomiti. «Un’opera di tale portata necessità di una corretta analisi costi-benefici, anche sotto il profilo sociale ed ambientale».
Lei, la Puppato, neanche se n’era accorta d’aver “smontato” il progetto del trenino, convinta com’era d’aver pronunciato una frase d’assoluta circostanza, un tri-distillato di fuffa da usarsi tanto per commentare il progetto del ponte di Messina quanto quello di 15 metri di marciapiede giù in contrada.
Neghereste mai un’analisi costi-benefici (ovviamente corretta), soprattutto sotto il profilo sociale ed ambientale, ad un’opera di sì grande portata? Domanda: che nel protocollo d’intesa firmato con la provincia autonoma di Bolzano si vada, senza indugio alcuno, al getto del primo di enne piloni in cemento armato, o che sia prevista (anche) un’analisi preventiva dei costi-benefici che consideri (anche) gli aspetti sociali e ambientali?
(per fortuna che a vigilare ci sono quelli del PD coadiuvati dai giornalisti del Corriere…)