l’assessore alla caccia della Provinciazza e i cartoni animati (con i cuccioli che parlano…)
Oltre a un articoletto sul più giovane abbattitore del Cadore, il Cadore ospita un’intervista a nientepopodimeno che l’assessore alla caccia della Provinciazza, tale Pier Luigi Svaluto. Intervista graffiante e incalzante come mai, sullo stile di Fazio, lo zerbino piddone di Rai 3.
Spassoso, davvero spassoso, quel tratto nel quale il nostro espone le ragioni socio-antropologiche alla base del… crollo di “iscritti”:
[…] Oggi chi pratica la caccia viene demonizzato e criminalizzato da una parte della società. C’è una cultura anti caccia che è stata alimentata da tutta una serie di programmi televisivi nei quali gli animali vengono assimilati agli umani.
Un gulag culturale insomma, una caccia alle streghe. Il nostro continua tuffandosi – veramente – nelle oscure profondità dell’umana coscienza, confezionandoci questa perla di indubbio valore speculativo:
E questo ha alterato e manipolato la realtà che invece ci dice che il cervo è un selvatico.
Capitttttoo? Il cervo è un selvaticooooo !!
Ma il tutto diventa orgasmico quando l’assessore osserva che…
Pensiamo solo a certi cartoni animati che hanno per protagonisti i cuccioli che parlano e che si affezionano ai bambini. E’ ovvio che la parte del cattivo spetta al cacciatore.
Però, pur malmenati, torturati, seviziati, pestati, strapazzati, i nostri abbattitori, oops, cacciatori, rialzano la testa…
Ma dopo tanto martellamento anticaccia, devo dire che qualcosa sta cambiando.
(basta cattive compagnie?) E dopo questo brevissimo momento thriller, la narrazione torna nel solco della commedia italiana.
Poveri cacciatori. E che tenerone questo nostro assessore alla caccia della Provinciazza. Perché noi, ingenuamente, avevamo un’idea leggermente diversa di questa lobby. Pensavamo fosse la lobby più agguerrita d’Italia, piena zeppa di appoggi politici radiali, ortogonali, trasversali, con un’infinità di deroghe nel tempo e nello spazio. Una lobby che muove 3 miliardi di fatturato (nonostante i cartoni animati ahahahah) non è uno zuccherino.
Ora, vi prego, cercate di fare lo sforzo di immaginare il Grande Fratello che sta alle spalle di questa diabolica macchinazione, di questo efferato complotto che si consuma ai danni degli abbattitori. Veicolato da una Spectre animalista che, utilizzando la televisione ed i cartoni animati, lava il cervello dei putti via via che crescono fino a farli diventare talebani anticaccia senza se e senza ma, esso mira a “demonizzare e criminalizzare” i cacciatori privandoli, essenzialmente, della possibilità di “festeggiare l’abbattimento di un compagno di squadra come se fosse tuo, con gioia e davanti a un bicchiere di vino“.
Converrete che valga la pena, per noi tutti e senza ulteriori indugi, di accogliere con insperata gioia la notizia secondo la quale, “dopo tanto martellamento anticaccia“, “qualcosa sta cambiando“.
(e due paroline sui referendum contro la caccia, vinti col 92%, ma che abbiamo preso nel culo, ce le facciamo dire dall’assessore?? naturalmente colpa dei “loonely tunes“, del martellamento anticaccia… ma vaffangala va)