con-fusioni: le scoregge di Domegge (o del voto di pancia)
Diciamocelo: un referendum come quello che si è visto a Domegge è un referendum a la vaca, per essere gentili, ma possiamo arrivare anche al “alla cazzo di cane“. L’idea di fondo non si discute di una virgola: chiamare il popolo ad esprimersi (si chiama democrazia diretta, e in Svizzera è pratica comune).
Ma la democrazia diretta è tale solo se è informata, altrimenti non è.
E tu mi fai una riunione “popolare” il 3, con un argomento di questo genere, e l’8 mi fai il referendum? Quello che ne vien fuori, se va bene, è un voto di pancia (le scoregge di Domegge, per l’appunto). E hai anche il coraggio di definire queste scoregge “democrazia partecipata dal basso“?
Se uno svizzero “medio” sente ‘ste cose, viene fuori e prende a calci in culo chiunque abbia l’ardire di pensarlo, non solo di dirlo.
Ma non è finita qui, perché dei precetti della democrazia diretta – o democrazia dal basso – i nostri amministratori con-fusionisti ci danno ulteriore ampia e documentata dimostrazione (prossimamente su questi pixel).